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E ciò che è più deplorevole, queste sfrenate forze d’acqua non furono e non sono, sotto altri aspetti, quasi punto sfruttate, quando scorrono tranquille fra pascoli e prati e potrebbero recar vita nuova alle officine e alle industrie.

2. A differenza della maggior parte dei fiumi delle Alpi centrali, che scorrono paralleli all’asse principale della catena alpina da occidente verso oriente, (come l’Inn, la Salza, l’Enns, la Drava) l’Adige1scorre in questa direzione solo per brevissimo tratto, tenendo poi in tutta la parte del suo corso, fino alla pianura veneta, una direzione da settentrione a mezzogiorno. Per estensione di bacino esso è il terzo fiume d’Italia ed è probabilmente il secondo per lo sviluppo di corso. Nella sua parte superiore l’Adige ha un bacino assai vasto, che raccoglie tutte le acque del versante meridionale delle Alpi, da Reschen-Scheideck fino a Birlucke, per un tratto che misura in linea retta 131 Km.2.

In questo punto difatti si congiungono l’Adige e il Passer provenienti da W. e l’Eisack col Rienz e la Talfer scendenti ad E. Questi due fiumi, l’Adige e l’Eisack, provenienti dai più alti passi delle Alpi, dominano una superficie di 6867 Kmq.

Si considera come sorgente dell’Adige la polla di un ruscello che scaturisce a 1571 m. d’altezza a N. del paese di Reschen e che si precipita dopo breve corso nel laghetto di Reschen (1475), da molti designato come la sorgente del fiume.

Riceve un forte contributo d’acque dal Karlinbach e discende con leggier pendio (11 m. per Km.) al lago di Haider (1445 ni.) e più veloce (60 m. per Km.) scorre attraverso il piano di Mals,

per Km. 20.30, fino a Glurns, dove accoglie il Rammbach (a



  1. Delle moltissime opere e monografie sull’Adige, cito solamente l’opera grandiosa del Weber von Ebenhoff. Der Gebirgswasserbau in Alpinen Etsch-becken u. seine Beziehungen zum Flussbau des Oberitalienischen Schwemmlandes. Mit 81 text illustrationen u. einem Atlas von 61 Tafeln. Wien. Spielhagen, 1892. In essa vi è un’esauriente bibliografia dell’argomento fino all’anno 1892. Degli studi posteriori ricordo l’ottima memoria di A. Penck. Die Etsch. «Zeitsch. d. D. vi. Oe. Alp. Ver.». Graz, 1895, e l’opera del Ponti La sistemazione del fiume Adige. Roma, 1896.
  2. Tutti i dati areometrici sul bacino dell’Adige, dei quali non accenno specificatamente la provenienza, sono tolti dall’op. cit. del Penck.