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3. Nel territorio tirolese da Girlan (confluenza coll’Eisack) a Salorno l’Adige riceve pochi affluenti e anche questi di secondaria importanza. Essi sono: a sinistra, la Val di Branten (lunga 13 Km.), il Rio Renner, il Rio di Aldein, il Rio di Ora (Schwarzenbach, lungo 10 Km.), il Rio di Trodena e pochi altri rigagnoli; a destra il lago di Caldaro, esteso per 1.5 Kmq. di superficie e profondo appena 7 m.1, raccoglie le acque di molti brevi corsi, che scendono dalla ripida parete e per mezzo di un canale — detto di Caldaro — le versa nell’Adige.

Il primo affluente importante che l’Adige riceve sul territorio trentino è il Noce, il cui bacino, che si estende per 1369.42 Kmq.2, è limitato a N. dalla linea di displuvio già descritta del bacino medio dell’Adige, dal Cevedale fino al Gantkofel (1866); a E. dalla linea che dal Penagal (1738 m.) si abbassa alla Mendola (1360 m.), tocca il Roen (2115 m.), il Corno di Tres (1812 m.), il Montesello (1859 m.) cala a Mezzotedesco e si unisce al torrente stesso fino alla confluenza coll’Adige (201 m.), per risalire verso occidente alla Paganella, donde si allaccia alla linea del bacino medio dell’Adige fino al Cevedale.

Il Noce nasce alle falde del Corno dei tre Signori a 2670 m., scende, in mezzo a roccie prevalentemente composte di micaschisti, fino a Cogolo (1158 m.), correndo nella direzione da ponente ad oriente attraverso prati sparsi di malghe per 14.7 Km., precipitando ora in rapide, ora in cascate, con un declivio di 102 m. per mille; a Cogolo si unisce al Noce di Peio, che scaturisce (m. 2483) alle falde della Cima Nera,

alimentato dai ghiacciai del Cevedale e scende nella valle



  1. Ottenni questo elemento mediante misurazione diretta col planimetro; il Penck attribuisce a questo bacino una superficie di 1396 Kmq.; il Weber von Ebenhoff di 1570 Kmq., constatando la media altezza del bacino a 1526 m. Tutti i dati sulla lunghezza del Noce e affluenti, come pure quelli sulla lunghezza di tutti gli altri corsi d’acqua del Trentino furono da me dedotti mediante un curvimetro, sulle carte all’1: 75.000 dell’Istit. geogr. militare austriaco.
  2. Damian. Seestudien. « Mitth. d. K. K. Geogr. Gesellschaft in Wien » vol. XXXV. 1892.