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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc.. 111

raddrizzato con un taglio all’Ischia Podetti1 (già Wolkenstain). In questa località si trovano allineate sopra una fronte di 350 m. una serie di polle (resorgive dell’acqua del Lago di Terlago) scolanti in un canale, che sfocia nell’Adige dopo un percorso di circa 1 Km., con una portata di 150 dm³ al minuto secondo in tempo di magra. Da questo punto l’Adige senza ricevere altri affluenti, corre in direzione rettilinea fino a Trento dove sboccano in esso, con direzione quasi perpendicolare al suo alveo, due valli, una alla destra e l’altra alla sinistra. L’occidentale è formata dal torrente Vela, che scende dal gruppo di Bondone in direzione da ostro a tramontana e poi da ponente a levante; l’orientale è formata dalla Fersina, che nella sua prima parte corre da greco a libeccio e quindi — tolte poche ed insignificanti deviazioni — da oriente a occidente. Ambedue queste valli laterali sono strette ed infossate nel loro corso inferiore, con un piccolissimo bacino di scolo, mentre s’allargano notevolmente nella loro parte superiore. Di esse la più importante è quella della Fersina, perchè più grande, ricca di giacimenti minerari, con acque perenni, e tristamente nota per le sue innondazioni fatali alla città di Trento, che ora lambisce e un tempo divideva in due parti.

Del torrente Vela null’altro noi abbiamo a dire, se non che esso scaturisce sotto la malga Vason a 1350 m. circa e scorre per 8.1 Km. con una pendenza media di 143 m. al Km.

Della Fersina dobbiamo parlare più distesamente. La linea di displuvio, che separa il bacino della Fersina dai bacini contermini, è assai decisa a settentrione e a greco, verso il bacino dell’Avisio, e nella parte orientale, verso il bacino degli affluenti di sinistra della Brenta, mentre appare assai dubbia e poco inarcata nella parte meridionale, verso il lago di Cal-



  1. Col nome Ischia (Is’cia) nel Trentino si intende significare un renaio, che sia stato messo a coltura e sia quindi coperto di vegetazione, sulle sponde o anche nel pieno letto di un fiume o torrente. Tale denominazione ricorre assai frequentemente nella Val d’Adige. Cfr. Trener e Battisti. Il lago di Terlago ecc. In «Tridentum» fasc. II, e Battisti Cesare. Intorno ad una raccolta di termini locali attinenti ai fenomeni fisici ed antropogeografici da iniziarsi nelle singole regioni d’Italia. In « Atti del Terzo Congresso Geografico italiano. » Firenze, 1898.