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V. — Le acque: fiumi e torrenti; sorgenti minerali; ecc.. 119


dalla Val Zuccaria e dalla Val di Sole, a destra dalla Val dei Punti e dalla Val Grande e, traversando una valle desolata, dove si vedono campicelli in mezzo alle ghiaie del torrente o quasi sospesi sui franosi pendii, percorre fino allo stretto ed orrido varco di S. Colombano (punto di confluenza a 300 m. circa) 15 Km. Da S. Colombano fino all’Adige il Leno percorre fra terreni alluvionali Km. 4.1. La media pendenza del Leno di Vallarsa è di 52.1 per mille, quella del Leno di Terragnolo di 38.6 e quella del Leno da S. Colombano alla foce di 30.4 per Km.

La portata media del Leno di Terragnolo è di 800 dm³ al m. s., la minima di 600; quella del Leno di Vallarsa oscilla fra i 1000 e i 1400 dm³, la minima è di 790. Dei vari ponti, che traversano i due Leni, i più importanti sono quelli di S. Colombano, della Cartiera Nuova, di S. Maria, della ferrovia e il Furbetto. Di essi do in nota gli elementi principali1.

Il Leno si presta molto alla fluitazione di stanghe, pel Leno di Vallarsa essa è valutata a 400.500 stanghe all’anno e pel Leno di Terragnolo a 100.000.

Nella Valle Lagarina l’Adige — entro i confini del Trentino — riceve ancora a destra: il R. Cameras, che esce dal Lago di Loppio, il Sorne, che sbocca presso Chizzola e il Viana che sbocca ad Avio; alla sinistra: la Val Cipriana, il torrente S. Valentino, il torrente Ala (che nasce alle falde del Castelletto a 1727 m. e percorre la Valle dei Ronchi), la Val Fora, la Val Fredda e la Val Rocapia.

7. Uscito dal territorio trentino l’Adige conta fra i suoi più importanti affluenti prima di Verona: a destra, il Tasso, alla sinistra i progni di Fiumane, di Negrar; dopo Verona, alla sinistra la Val Pantena, la Val Squaranto, la Val Mezzane, il progno d’Ilasi e l’Alpone; sul fianco sinistro si staccano dall’Adige il Naviglio Adigetto, il Canale di Loreo,