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304 il trentino.

Tutti gli inconvenienti che sorgono in questi lavori dal fatto che le curve di livello tagliano talvolta una località abitata ed è quindi difficile stabilire la giusta proporzione degli abitanti fra le varie isoipse, si eliminano da sè per compensazione. Nella tavola N.° 2 di fronte ai dati concernenti la popolazione assoluta e la densità relativa nelle varie zone, vi sono quelli riferentisi all’area dei piani quotati.

Per quello che riguarda la distribuzione degli abitanti, osservando lo specchietto complessivo riguardante l’intiera regione non possiamo se non constatare la regola generale1 che la popolazione, come tutti gli organismi viventi, va diminuendo quanto più ci innalziamo.

Il paese più elevato del Trentino è Peio a m. 1580; la località, permanentemente abitata, più alta è l’albergo di San Pellegrino (1910 m.). E situato nello spartiacque fra il Biois e il Meda nel luogo dove un tempo esisteva un ospizio; il comune di Moena, che ne è proprietario, obbliga il conduttore a dimorarvi tutto l’anno. Abitazioni temporanee si hanno anche sopra i 2000 m. e sono costituite prevalentemente dalle malghe di cui molte-arrivano ai 2700-2800 m.

Osservando i dati relativi ai singoli bacini troviamo che in parecchi la densità della seconda zona (fra i 250 e i 500 m.) è di molto inferiore a quella della terza zona (500-750 m.); questo fenomeno si verifica nel bacino del Noce e nei piccoli bacini degli affluenti minori sulla sinistra dell’Adige e dipende da condizioni particolari della morfologia del suolo, e precisamente dal rapido innalzarsi delle montagne che fiancheggiano la valle dell’Adige in modo speciale nella parte orientale.

La zona compresa fra 0 e 250 m. presenta una densità di 415.4 ab. per Kmq. prodotta da due cause: anzitutto perchè si trovano in essa tutte le città del Trentino, e secondariamente perchè essa è la plaga più fertile della regione.

Tra i 1000 m. e i 1500 m. si ha una densità media di 25



  1. Cfr. Dott. Friedrich Ratzel. Anthropogeographie. Zweiter Theil. Stuttgart. 1891. p. 209 e segg.