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Pagina:Il Trentino.djvu/53

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38 il trentino.


formata dagli stessi micaschisti del gruppo dell’Ortler. Il porfido quarzifero, al cui centro d’eruzione (Bolzano) ci troviamo vicinissimi, serve di base all’altopiano della Valle di Non e rimane a nudo nella parte superiore delle va.llette del Pescara, di Tres, di Urbaner e di Jager. Gli strati della dolomite dello Schlern, della Mendola e della dolomia principale, rialzati verso E., formano la catena del Roen e del Penegai. Il profilo, che il Roen presenta verso la Val d’Adige, è quasi identico a quello che mette a nudo il torrente Pescara presso Preghena. Al porfido quarzifero seguono le arenarie variegate (Buntersandstein), il Röth (Servino), il calcare conchiglifero e le dolomie. Nel centro della valle di Non, la formazione giurese è rappresentata appena dal calcare ammonitico rosso e dal calcare diphya. I burroni del torrente Novella sono scavati nei depositi di scaglia, ai cui lati si depositano qua e là i calcari nummolitici, coperti in gran parte dal terreno morenico. Il calcare eocenico s’estende da Taio a Tuenetto fino quasi alla Rocchetta.

Orometricamente il gruppo delle Alpi di Val di Non, subisce l’influenza del bacino del Noce, che gli spetta per più di due terzi presentando fino ai 1500 m. condizioni analoghe a questo. Dai dati che più sotto riportiamo si rileva come sia assai modesta l’altezza media del gruppo di m. 953. Lo sviluppo periferico è di 1580 Km., la superficie di 965.23 Kmq.1

Il volume di 919.889 Kmc.2



  1. Secondo il Marinelli di 931 Kmq., secondo l’Umlauft di 654. Kmq.
  2. Usando qui, come sempre, la solita formula interpolai i dati del