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volta nella carta dello stato maggiore austriaco, e, per quanto la sua posizione ed altimetria fossero già state determinate dai topografi francesi del primo regno italico, pure rimase inesplorato fino al 1869 nel qual anno apparvero le illustrazioni di Giulio Payer.

Il gruppo si può dividere in due sezioni fondamentali: l’alpina e la prealpina, quella a N., questa a S. d’una linea segnata dalla valle della Poglia, dal laghetto d’Arno, dal P. della Forcellina (2300 m.) e dalla Val di Daone. Taluni considerano la parte prealpina del plesso come gruppo a sè, col nome di prealpi Bresciane, quantunque non vi sia fra le due sezioni una linea marcata di distacco. Alla sua volta la sezione superiore dell’Adamello può considerarsi divisa dalla valletta di Genova, che occupa la posizione centrale del sistema, in due masse principali; quella dell’Adamello propriamente detto e quella della Presanella.

La massa dell’Amadello si stende a ponente della Val di Genova: vista in distanza essa sembra un tavoliere di ghiacciai scintillanti sul quale si slanciano numerosissime cime, mentre a chi la contempla da vicino essa offre l’aspetto di una selvaggia regione artica. Sovr’essa si eleva verso occidente la vetta del M. Adamello (3554 m.) (V. Tav. I.) e all’intorno si innalzano verso settentrione il Corno Bianco (3434 m.), il M. Venerocolo (3282 m.). il M. Mandrone (3291 m.) e la C. di Salimmo (3130 m). Nella parte orientale si stende un potente ghiacciaio, al quale fanno capo la vedretta del Mandrone a N., (V. illustr. a pag. 39) la vedretta di Salarno e quella dell’Adamè a sud. La vedretta del Mandrone è la più estesa di tutte: secondo il Payer essa misurerebbe 6000 m. di lunghezza e 4360



    Presanella und deren Ersteigung. «Zeitsch. d. D. a Oe. Alp. Ver.». VII, 1876. — Piatti. Brevi notizie sull’Adamello. «Boll. Sez. di Brescia del C. A. I.», 1875. — Prudenzini. Il gruppo del Baitone. In «Boll. del C. A. I.», 1891. — Id. Il gruppo dell’Adamello tra la Valcamonica e il Trentino. Ivi, 1894. — Wilhelm Salomon. Nuove escursioni nelle regioni di Cima d’Asta e dell’Adamello. In «Giornale di mineralogia», Pavia, 1892. Questo gruppo ebbe molti illustratori anche fra gli alpinisti trentini. Ricordo i signori Adami, Baratieri, Busin, Dorigoni, Gambillo, Garbari, Mattei, Marchetti, Sardagna e Tambosi che sull’Adamello pubblicarono vari lavori negli «Annuari della Soc. degli Alp. Trid.».