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Orometricamente parlando, questo gruppo è il più regolare di quelli che noi abbiamo fin qui studiato. Le varie catene, che irradiano dal nucleo principale, scendono con uniforme altitudine spingendo i loro ultimi contrafforti, la cui altezza oscilla fra i 400 e i 500 m., ben addentro nella pianura veneta.

La superficie dei piani alle diverse altezze di questo gruppo si mostra così proporzionale, fatta eccezione pel piano dai 400 ai 500 m., che, costituendo l’estremità delle catene, occupa maggior spazio degli altri. L’estensione del gruppo è considerevole; essa si ragguaglia in 1767.77 Kmq. con un circuitoperiferico di Km. 144; il volume, modesto per tanta estensione è di 882,817 Kmc.1 e la media altezza arriva appena ai 500 m.

Diamo anche per questo gruppo i soliti dati orometrici:

15. Col nome di Pasulbio-Scanupia indichiamo quella catena terminata a W. SW. e S. dall’Adige, dalla strada che da Rovereto va a Schio per il Pian delle Fugazze, dalla linea ferroviaria che congiunge Schio con Thiene e dallo stradale che da Tliiene mette capo a Sarcedo sull’Astico; a E. dall’Astico, dal P. di Lavarono, dalla Valle del Centa, dalla carrozzabile che da Caldonazzo conduce a Levico e Pergine, a N. dalla Fersina.


Questa catena — a cui il Marinelli vorrebbe fosse dato il



  1. Furono adoperati per il calcolo oltre i valori citati, quelli della superficie sopra 450 m. (Kmq. 769.95) e sopra 1750 m. (29.07 Kmq.).