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18 italia artistica

tino aspetta rassegnato la pioggia, mormorando fra sé i versi strampalati d’un vecchio dettato:

Quando Monte Morello mette il cappello

Piglia l’ombrello!

S. MORO PRESSO SIGNA – CHIESA DI S. MAURO – CIBORIO ROBBIANO.Fra la via Pistojese e l’altra via comunemente chiamata Lucchese, che segue più da vicino il corso dell’Arno, è un’immensa estensione di campi e di prati che han preso il posto di quei tristi e paludosi terreni, per sanare i quali, prima la Repubblica poi il governo Granducale profusero denari a piene mani.

Sulla via Lucchese non è men fitto il caseggiato ed i borghi si succedono senza interruzione l’uno all’altro.

Peretola, posto sulla sponda del Canale Macinante, scavato fin da tempo remoto per dar moto ad opifici e a mulini, è il primo di questi borghi nei quali l’industria dei lavori di paglia ha costantemente occupato la maggior parte della popolazione.

Peretola, donde venne a Firenze la famiglia del gran navigatore Amerigo Vespucci, è artisticamente importante per la sua chiesa di S. Maria, doviziosamente ricca di opere d’arte e restituita non sono molti anni alla elegante severità del suo antico aspetto. Sotto il portico esterno, l’affresco che rappresenta S. Antonio abate seduto in cattedra fra S. Jacopo apostolo e S. Egidio, è di Giusto d’Andrea di Giusto, seguace di Benozzo Gozzoli, che lo dipinse nel 1466. Altri affreschi sono in chiesa: lo sfondo di un altare a destra entrando, nel quale sono una storia di S. Leonardo e le Sante Caterina d’Alessandria e Lucia, venne fatto dipingere da Lionardo Buonafè a’ primi -del XVI secolo, quando era spedalingo a S. Maria Nuova: la lunetta colla figura di S. Zanobi è della fine del XIV secolo. Più interessanti sono le opere di scultura e prima d’ogni altra va ricordato lo stupendo ciborio o tabernacolo nel quale