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Anno IX. Sabato, 11 Giugno 1910. Num. 24.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Educazione ed Istruzione. —Una Chiesa che scompare — Festa argentea a S. Bartolomeo — Alle Scuole delle Dame Orsoline ― Francesco Macry Correale. Invocazione.
Religione. —Vangelo della domenica quarta dopo Pentecoste — L’eucaristia e la Consacrazione degli Altari — Oberammergau.
Società Amici del bene. —Elargizioni della settimana — Per la Provvidenza Materna — Francobolli usati.
Notiziario. —Necrologio settimanale — Diario.

Educazione ed Istruzione


Una Chiesa che scompare

A proposito della chiusura della Chiesa di S. Maria Segreta, ci piace far conoscere ai lettori il saluto affettuoso e riverente che le bambine della «Dottrina Cristiana» rivolsero al loro buon Parroco, nella chiesa stessa, dopo la consueta spiegazione domenicale.

Abbiamo udito quelle parole affettuose e le riferiamo ai nostri buoni lettori come altra prova dell’alta e ben meritata considerazione in cui il M. Reverendo Parroco Don Luigi Odescalchi, è tenuto da coloro che lo avvicinano.

Reverendissimo sig. Proposto

«Per l’ultima volta siam qui riuniti alla “Dottrina Cristiana„. Avremmo tutti voluto non venisse mai questo giorno!.... È giunto e assecondiamo un bisogno del cuore rivolgendo quest’oggi, in questo luogo, una parola riconoscente a Lei, che della nostra Santa Maria Segreta, è la vita, l’anima!

«Dimentica di sè, tutta intesa a servire al Signore, avendo cura delle pecorelle a Lei affidate, Ella è passata, nella nostra Parrocchia beneficando. Dio solo sarà la mercede; sarà nostra la riconoscenza; nostro compito non lasciar infruttuoso tanti buon germi che il seminatore ha sparso nei cuori; e quel pugno di grano, gettato, diverrà un campo di spighe. Ella ha seminato: altri raccoglierà: ma il merito maggiore sta nell’inizio dell’opera.

«Tra poco, quando i colpi del piccone demolitore si ripercuoteranno, più che nell’orecchio, nel nostro cuore; quando, sotto i nostri occhi, vedremo abbattere queste mura, alle quali ci tiene uniti un sentimento puro e santo, rievocheremo con rammarico, è vero, le ore di pace trascorse in questo sacro asilo; ma ricorderemo, anche, le tante buone parole, i tanti ammaestramenti usciti dal labbro suo, e il buon seme germoglierà. Non ci perderemo in rimpianti sterili. I frequentatori della antica Santa Maria sapranno mantenersi fedeli alle vecchie tradizioni di soda pietà e di virtù Cristiana; sapranno sottomettersi docilmente alla volontà superiore di chi ha vedute ben più vaste di noi e godere del bene che il loro sacrificio procurerà ad altri fratelli.

«Questo, lo sappiamo, sarà il mezzo migliore per dimostrare la nostra gratitudine a Lei nostro buon Parroco e Padre: superato l’egoismo, seguendo l’esempio suo, tenderemo sempre al meglio: saliremo sempre pel sentiero della virtù (exelsior), sino alla vetta (usque act culmen!).

«Noi fanciulli abbiamo il dovere d’una parola tutta particolare, noi che siamo particolare oggetto delle premure del Reverendissimo signor Proposto. Egli non si stanca mai di ammaestrarci, di darci consigli, di richiamarci ai nostri doveri. E lo ricordano bene quanti hanno avuto la fortuna di fare quest’anno la Iª Comunione e la Cresima.

«Memori di quanto abbiamo udito dal suo labbro, faremo sempre il nostro dovere, sotto lo sguardo di Dio, anche quando nessuno ci potrà vedere; studieremo sempre e volontieri la “Dottrina Cristiana„ e pregheremo tanto la Madonna, ch’Ella ci ha insegnato ad amare, perchè la benedica e la compensi di tutto. Sarà questo il grazie che suonerà più dolce al suo orecchio; questo varrà forse a confortarla un poco nel triste momento del distacco!....

«Rievocando i dolci tempi della fanciullezza, richiameremo certamente l’immagine della bella Chiesa ricca di dorature, che ci accolse innocenti, ignari ancora di quanto ci serba il mondo; e le parole del nostro buon Padre le ricorderemo come un’eco lontano, sì, ma tale da ravvivare sempre in noi l’amore a Dio, al Dio buono della nostra antica Santa Maria Segreta!»