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138 IL BUON CUORE


Signora Erminia Ulrich |||
 L. 5 —
»Lina Scaravaglio |||
   » 5 —
»Maria Scaravaglio |||
   » 5 —
»Gigina Sioli |||
   » 10 —
»Amalia Grandi |||
   » 5 —
»Lina Comelli |||
   » 10 —
Prof. Passini |||
   » 5 —
Signora Alma Pazzini |||
   » 5 —
»Mima Mosterts |||
   » 5 —


OFFERTE DI OGGETTI.

Stabilimento Tipo-litografico Attilio Scrocchi un copioso assortimento di libri di pietà e album illustrati.



Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in denaro.

Contessa Luisa Casati Negroni |||
 L. 40 —
Signora Clelia Ferranti Pasta |||
   » 40 —
Nobile signorina Cristina Casati Stampa di Soncino |||
   » 10 —
Signora Carola Strambio de Castillia |||
   » 10 —
» Ermnia Astori |||
   » 20 —
Sig.na Maria Bernasconi per l’acquisto di 10 biglietti |||
   » 50 —
Signora Janna Donati |||
   » 10 —
» Anna Mylius |||
   » 20 —
Marchesa Luisa Casati Amman |||
   » 200 —


Offerte in ova.

Signora Eva Silvestri, ova di legno variate n. 24.
Bambini Cino e Momi Radice-Fossati, ova di legno e di cartone n. 10.
Offelleria Bertani e Pasini (Via Manzoni, 40) ova variate n. 54.
Donna Rita Cairati, grosso ovo in porcellana con fiori freschi.
Offelleria Mascarini e Cesana, ova variate n. 12.
Offelleria Marchesi, Galleria De Cristoforis, n. 12 ova con dolci.
Offelleria Galli e Colombo, n. 6 ova con dolci e 2 scattole dolci.
Ditta Lombardi e Macchi, n. 336 ova variate.
Confetteria S. Margherita, una colomba e n. 26 ova variate.
Confetteria Cesare Mariani, Via Monte Napoleone, 44, n. 12 ova variate con dolci.
Signora Maria Bonomi Castagnini, n. 24 ova comuni e n. 8 ova diverse, porcellana o vetro, tutti con dolci.
Pasticceria della Colonna di Enrico Pasini, angolo Via Durini, numerose ova assortite.
Contessa Sarina Bonzi, n. 170 ova di porcellana con dolci.
Offelleria Bay, n. 6 grosse ova a forma di cestello e n. 12 cestellini con ova.
Signorina Carlotta Ferranti, n. 20 cartoline dipinte a mano.

Offerte per l’Opera Pia Catena

(cura di salsomaggiore).


G. C. pel genetliaco di R. B. M. |||
 L. 15 —

PAGLIUZZE D’ORO


Quando vi sentite preso dall’infingardia, annoiato, rincrescevole a voi stesso, ponetevi subito a lavorare massime intorno a cose che possiate finire. La coscienza di qualche opera compiuta vi ravviverà, vi rimetterà di buon umore.

Religione


Vangelo della seconda domenica dopo Pasqua



Testo del Vangelo.

Giovanni vide Gesù, che venivagli incontro, e disse: Ecco l’Agnello di Dio: ecco colui che toglie i peccati del mondo. Questo è colui, del quale ho detto: Dopo di me, viene uno, che è da più di me, perché era prima di me. E io nol conosceva; ma affinché egli fosse riconosciuto in Israele, per questo io sono venuto a battezzare nell’acqua. E Giovanni rendette testimonianza dicendo: Ho veduto lo spirito scendere dal cielo in forma di colomba, e si fermò sopra di lui. E io nol conosceva; ma chi mandommi a battezzare nell’acqua, mi disse: Colui sopra del quale vedrai discendere e fermarsi lo Spirito, quegli è colui che battezza nello Spirito Santo. E io ho veduto: e ho attestato com’egli è il Figliuolo di Dio.

S. GIOVANNI, Cap. 1.


Pensieri.

Ecco l’agnello di Dio!

Ecco una vittima, una vittima santa e grande, santa perchè grande e grande perchè santa!

E, si potrebbe aggiungere, vittima, appunto in conseguenza della grandezza e della santità sua!

Come mai? Non contrasta l’idea di vittima con quella di bontà, di virtù, soprattutto di bontà e di virtù eccezionali?

Sì, un contrasto c’è, se ci appelliamo al giudizio della nostra coscienza; ma la cosa pare fatale, se ci rivolgiamo alla esperienza nostra.

Ogni grandezza, soprattutto ogni grandezza morale, che, rifulgendo agli occhi degli uomini come suprema bellezza assume però anche il valore di un monito, di una meta da raggiungere, ma con fatica e con dolore, ogni grandezza morale soprattutto è fatta segno a biasimo, a riprovazione, anche a maledizione, e i grandi son fatti bersaglio alle ire, alle invidie, agli odii.

Guardiamo a Gesù: egli fu crocifisso: e i suoi santi, quasi tutti, l’hanno seguito sulla via del Calvario e la loro grandezza ha raggiunto la sovranità appunto essendo recinta, come quella di Gesù, da una corona di spine.

Ecco l’agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo.

C’è dunque una relazione fra il peccato degli empi e la sofferenza dei buoni?

Si, c’è una doppia relazione: gli eletti soffrono per le cattive arti dei tristi e il loro soffrire torna a beneficio dei loro oppressori. Non un sospiro, non una lagrima va perduta nel mondo morale, ogni stilla di pianto innocente, ogni sospiro d’anima dolente hanno un valore immenso agli occhi di Dio e adunano i tesori di grazia di cui tutti fruiscono, anche quelli che quelle lagrime e quei sospiri hanno provocato!