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162 IL BUON CUORE


dal di fuori e il pubblico del di dentro, i ciechi: i ciechi, allontanati dal piano terreno, si erano ritirati al primo e secondo piano, e sporgevano le loro testoline dal vano delle finestre, pigiati come un grappolo di ciliegie. E quando il pezzo della banda era finito, col battere delle mani, coi loro evviva, prevenivano il pubblico, che, guardando in alto, restava a un tempo sorpreso e lieto di questa aggiunta di inaspettati spettatori.

Sotto i portici facevano intanto buoni affari il banco di vendita di ova speciali, di borsette; il banco delle cartoline postali, la lotteria di alcune ova di singolare pregio e bellezza, e una lotteria di una splendida bambola, dagli occhi moventi, regalo della marchesa Trotti, presidente del Comitato, che invano aveva desiderato di intervenire, impedita dalla salute ancor non ferma.

La buvette, a cui pensò la baronessa Leonino, largamente provveduta di dolci e bevande squisite, the, caffè, vini, conserve, fece un ottimo servizio.

Il gruppo presieduto dalla signora Denti, che attendeva alla lotteria, donò n. 3 belle ova a bomboniera, che facevano parte degli oggetti da guadagnarsi dalla lotteria stessa.

La signora contessa Giulini e le signore aderenti offersero le cartoline messe in vendita all’ufficio postale.

Tutte le signore capi-gruppo, colle loro numerose aderenti, si adoperarono colla maggior attenzione e diligenza, perchè tutto riuscisse bene, e la comunione del merito le avvolge tutte in un comune plauso di lode. Così pure ringraziamenti speciali meritano i signori preposti in diversi divertimenti, il principe Belgioioso, il conte Morlacchi, l’avv. Maggi.

Due persone vanno però particolarmente ricordate per l’opera importante da esse compiuta; l’una nel preparare la festa in tutti i suoi antecedenti, la Segretaria del Comitato, signorina Matelda Cajrati; l’altra nel preparare quanto era necessario pel giorno della festa nel giardino, e sotto i portici, nella doppia eventualità che la festa avesse luogo all’aperto o al coperto; eventualità che obbligò a numerosi ripieghi, mutabili ad ogni istante, ed è l’economo cassiere cav. Ghisi.

L’introito netto, non ancora precisato, supera le L. 4000.


L’estrazione dei biglietti vincenti alla lotteria delle ova più belle e della bambola offerta dalla marchesa Trotti, verrà fatta domenica, 21 corrente, alle ore 14, in una sala dell’Istituto dei Ciechi.

Chi desidera, può intervenire.

Finita l’estrazione, nel giardino dell’Asilo Infantile, avrà luogo la ricerca delle ova fatta dagli stessi bambini ciechi. Alcune signore vollero mettere da parte alcune ova del loro gruppo per farne dono ai bambini; e sarà;spettacolo commovente e gradito il vedere i piccoli bambini, quando, dopo breve ricerca in un piccolo spazio determinato, troveranno colle loro manine, l’ovo cercato, lo solleveranno in aria di trionfo, e aprendolo troveranno i dolci da confidare alla loro boccuccia.


Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi


Per la festa delle ova di Pasqua


Offerte in ova ed in oggetti.

Signora Rosa Da Vicini |||
 L. 50 —
Avv. Giuseppe Cesaris |||
   » 10 —
Augusto Braschi |||
   » 10 —
Carlo Sala |||
   » 10 —

Per la lotteria hanno offerto n. 3 ricchi vasi a bomboniera le signore: Denti Augusta, Magni Ester, Cesaris Adele, Allemanini Rosa, Maderna Giannina, Ghisi Iginia, Clerici Marina, Bussi Luigina.

CASA FAMIGLIA PER IMPIEGATE

Per merito della Presidente, marchesa Anna Visconti Casati, e della Direttrice signorina Maria Ghislandi, la Casa Famiglia per impiegate è passata in breve tempo dall’iniziativa ad uno sviluppo che può dirsi compiuto.

A tanto possono giungere i cuori generosi, sostenuti da una mente dotata di capacità comprensiva.

Cosi la Casa famiglia, per effettuare il suo programma, traslocherà in settembre, da via Moscova 70 a via Guerrazzi 3, dove i posti aumenteranno da 12 a 30, in locali prospicienti il Parco, con tutti i comodi moderni, bagni, doccie, ecc., e trattamento veramente famigliare, con pensioni a seconda delle camere a un letto, a due o a tre.

Si va incontro a non indifferenti spese per l’impianto; ma la Presidente, incoraggiata dall’ottima prova, affronta tutto serenamente, tanto più in questi giorni, avendo ricevuto offerte spontanee, tra le quali una di lire trecento da ignoti benefattori.

Ecco l’ultimo elenco delle elargizioni:

Somma retro L. 8656 16

N. N. N |||
   » 300 ―
Monte di Pietà |||
   » 200 ―
Rachele Magister |||
   » 10 ―
Prof. rag. P. Pavesi |||
   » 10 ―
Ida Luraschi |||
   » 5 ―
Avanzo esercizio aprile |||
   » 150 84
Totale L. 9332 00


DON PAOLO ALBERA

Domenica 7 nel pomeriggio, mi sono recato per visitare il nuovo tempio, dedicato a S. Agostino, che è come il prolungamento finale della prodigiosa attività dei salesiani. Debbo alla squisita gentilezza di don Saluzzo la presentazione a monsignor Brioschi, arcivescovo di Cartagena, il quale, in una conversazione interessantissima, mi tracciò un quadro fedelissimo delle minuscole repubbliche sud americane, non omettendo di descrivere le vicende poco liete che gli occorsero recentemente nel suo apostolato. Non mi soffermo alla narrazione dell’intrepido prelato, narrazione che pure interesserebbe per molti lati i nostri lettori. Noto sol-