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74 IL BUON CUORE


me nel suo ardire, spinto da infinito amore per la sua Patria, offrendo in olocausto sè stesso, tanto animò quei prodi da renderli vincitori, scongiurando cosi un tremendo sfacelo che sarebbe costato migliaia di vittime nostre, la sfiducia nei nostri bravi soldati e una grande tristezza pel nostro Paese? Onore sommo a Lui, valoroso, modesto, buono!

E come meglio si potrebbe tributargli omaggio e riconoscenza, se non beneficando il suo Reggimento prediletto, i suoi baldi Bersaglieri dell’11°?

Signore benefiche, giovinette buone e gentili, pensate al gran bene che potete fare, dedicando i momenti d’ozio a qualche bel lavoro. Colle vostre mani abili e laboriose, tramuterete poca cosa in tanti oggetti graziosi, che saranno desiderati e serviranno a raccogliere danaro per venire in aiuto alle famiglie di quei poveretti che caddero nelle terribili giornate di Henni e di Sciara-Sciat.

Sono poveri vecchi, desolate spose, sventurati piccini, che hanno perduto chi li amava, chi li proteggeva, chi lavorava per loro. — Pensate alle lagrime dolorose, alle miserie di quei poverini che non rivedranno mai più il loro caro! Sono centinaia e centinaia che perirono in quei giorni tremendi solo nell’11°!

Ebbene è a Voi che viene una preghiera calda, fervidissima; a Voi persone caritatevoli, per chiedere il vostro aiuto in quest’opera pietosa e degna del cuore di quel valoroso Comandante.

Vi chiediamo poco: il desiderio è di fare una pesca con tutti i lavori, con tutti i doni che ci sarà dato raccogliere; tutto sarà gradito.

E per non escludere gli uomini in questo plebiscito d’ammirazione e di carità, abbiamo pensato di raccogliere in un album le loro firme, accompagnate da un tenue obolo, una lira! E’ poca cosa, ma coll’aiuto di tanti cuori generosi, arriveremo a fare un bel gruzzolo. L’album raccoglierà pure i nomi delle gentili oblatrici.

A Gustavo Fara il nostro plauso; ai suoi poveri Bersaglieri il nostro soccorso. E questo soccorso che vogliamo dedicare al glorioso 11°, fra i primi alla lotta e il più sventurato, sarà una carezza gentile al cuore paterno del valoroso Generale.

Domani, sempre, per tutti gli altri coraggiosi nostri soldati, tutti ugualmente cari a noi.

Date, o buoni, date collo stesso slancio generoso, come loro diedero la vita e non vi stancate; date poco, ma date sempre!

Fortunati noi, che possiamo lenire qualche dolore!

O Madri amorose, che avete i vostri figlioli vicini, tranquilli, accarezzati, volgete un pensiero a quelle povere Mamme che trepidano ansiose poi loro cari laggiù; ai disagi, alle sofferenze, al martirio subìto da tanti gagliardi giovani; date un pensiero ai poveri mutilati inabili per tutta la vita, ed il Cielo vi benedirà nei vostri affetti più cari!

Un Gruppo Di Signore.


N. B. — Le offerte si ricevono alla Sede della Pensione Benefica per Giovani Lavoratrici in Milano, Piazza Formentini (già Piazzetta S. Carpoforo), n. 18.

Nel prossimo numero pubblicheremo uno studio sull’editto di Costantino che gentilmente Mons. G. Polvara ci ha concesso come preludio della solenne commemorazione Costantiniana, e che saremo lieti di offerire in omaggio ai pellegrini che visiteranno Roma il giorno 18 marzo.

Patronato per le liberate dal carcere

e le minorenni abbandonate

Da quattro anni è sorta una Società di Patronato per le liberate dal carcere e per le minorenni moralmente e materialmente abbandonate.

Sulle prime il Patronato svolse la sua azione nella misura dei limitati mezzi finanziari e colle cautele che impone sempre una istituzione nuova.

Mano mano però che si progrediva, il Patronato cercò di sviluppare e completare la sua azione riguardo ad ogni articolo del proprio statuto.

Si cominciò coll’istituire un laboratorio nel Carcere Cellulare, che oramai funziona regolarmente, assistito da una maestra, che giornalmente vi si reca dalle ore 9 alle 16, e diretto da una Signora appartenente al Consiglio, che ne cura il regolare andamento, sia per la parte finanziaria, sia nel far eseguire le commissioni di lavoro. Il vantaggio morale che esercita il lavoro su queste disgraziate, togliendole alla vita oziosa della cella, è troppo evidente, per essere dimostrato.

Ciò che ora preme di far conoscere, è il bisogno che si ha di vedere crescere le domande di lavoro per questa scuola. Le commissioni si ricevono in via Fieno, n. 3, sede del Patronato, ove, dalla Direttrice dell’Istituto signora Pesenti ved. Latini, si dà anche alloggio alle scarcerate che non ne trovano altrove.

Da due mesi si è pure iniziata la scuola elementare per le analfabete e per quelle che desiderano istruirsi; e le lezioni sono impartite da un’ottima maestra comunale, che vi si dedica con vero slancio di carità.

E per il Laboratorio e per la Scuola si fa appello al concorso di quanti amano il bene per il bene, e pensano che anche i caduti ci sono fratelli, e devono essere da noi aiutati non solo nell’ordine materiale ma anche in quello superiore e morale dello spirito.

M. R.

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi


SOCI AZIONISTI.

Signorina Clarissa Sala |||
 L. 5 ―

OPERA PIA CATENA

(CURA DI SALSOMAGGIORE).

N. N |||
 L. 200 ―
S. A |||
   » 20 ―
Malfatti baron. Giuseppina |||
   » 10 ―
Longhi Carolina |||
   » 10 ―
Quadrelli Eugenia ved. Erba |||
   » 10 ―
Pecchio Annunciata ved. Brambilla |||
   » 10 ―
Rossini Flaminia ved. Corbella |||
   » 10 ―
Bazzi Menini Rita |||
   » 10 ―
Bazzi Maria |||
   » 10 ―
Bazzi Federico |||
   » 10 ―


NUOVI PATRONI.

Sig. Bazzi Federico