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Anno XII. 17 Maggio 1913. Num. 20.


Giornale settimanale per le famiglie

IL BUON CUORE

Organo della SOCIETÀ AMICI DEL BENE

Bollettino dell’Associazione Nazionale per la difesa della fanciullezza abbandonata della Provvidenza Materna, della Provvidenza Baliatica e dell'Opera Pia Catena

E il tesor negato al fasto
Di superbe imbandigioni

Scorra amico all’umil tetto .....

ManzoniLa Risurrezione.

SI PUBBLICA A FAVORE DEI BENEFICATI della Società Amici del bene e dell'Asilo Convitto Infantile dei Ciechi
La nostra carità dev’essere un continuo beneficare, un beneficar tutti senza limite e senza eccezione.
RosminiOpere spirit., pag. 191.

Direzione ed Amministrazione presso la Tipografia Editrice L. F. COGLIATI, Corso Porta Romana, N. 17.




SOMMARIO:


Educazione ed Istruzione. —Il Medioevo e l’opera di Ozanam.
Religione. —Vangelo della prima domenica dopo Pentecoste.
Un Santo Negro. — Lo «Scugnizzo». — Poesia.
Beneficenza. —Il nostro caso pietoso.
Notiziario. —Necrologio settimanale. — Diario.

Educazione ed Istruzione


Il Medioevo e l’opera di Ozanam



Il medioevo fu sempre considerato come un’età di desolata barbarie e di grossolana ignoranza.

Attraverso il dispregio umanistico e le requisitorie della Riforma e della rivoluzione esso apparve, assolutamente privo d’ogni feconda attività intellettuale e continuamente contristato dalle sue brutali aristocrazie e dalle smanie deliranti del suo misticismo apocalittico.

La sua vita presentò poco più che un’enumerazione di disgrazie e di dolori, di crudeltà umane e di miserie sociali. Si vide la cultura devastata dalle malattie dell’immaginazione, la matematica ridotta alle questioni della virtù mistica dei numeri e delle figure, le scienze fisiche alla descrizione simbolica di un Mondo fantastico, la storia a un’allegoria spirituale.

Si negò quindi al medioevo ogni carattere di civiltà e si definì quel tempo come un. oscuramento spaventoso dello spirito umano e un ricorso tragico della barbarie primitiva.

Eppure una civiltà medioevale esiste: una grande civiltà fatta di religione e di teologia, mossa da un solo bisogno: quello di spandere la verità e di stabilire l’unità spirituale dei popoli con la predicazione e con la forza.

In nessun’altra epoca, come nel medioevo, il misticismo visse più intensamente nei cuori e rivestì forme più larghe e veementi.

L’India che generò dal suo grembo le prime febbri
dell’ascetismo; l’Egitto che adunò nelle sue solitudini í terapeuti; la Palestina che raccolse sulle rive del Mar Morto gli Elleni, conobbero i più splendidi ardimenti dell’individualismo religioso, ma non videro mai come l’Europa cristiana, popoli e nazioni intere operare concordemente e con moto istintivo e, costante per un medesimo bisogno di difesa e di conquista spirituale.

I secoli passarono pieni delle stesse speranze e delle stesse aspettazioni e dileguarono in una stessa vicenda di ombre desolate e di luci sfolgoranti. L’arte senti i riflessi di una sola visione e il fascino di un solo mistero che si distese sulla terra e trasfigurò tutte le cose in segni ed emblemi di un’altra vita.

L’Occidente attese a costituire una grandiosa gerarchia, in cui ciascuno ebbe il suo posto, e la vita dei no-oli fu. più strettamente ancora che nell’antico, regolata alla religione.

Ricordate Novalis? «Splendidi tempi erano quelli in cui l’Europa era terra cristiana. Allora una cristianità, sola abitava questa parte del mondo, organizzata come un corpo umano; allora un comune interesse collegava le più lontane provincie di questo ampio reame spirituale. Un capo, pur non avendo grandi possessi terreni, dirigeva ed univa le grandi forze politiche, ed una corporazione, ricca di confratelli a tutti aperta, gli era sottoposta immediatamente, ed eseguiva con esattezza i suoi ordini e lottava con ardore per assodare la sua potenza benefica. Ogni membro di questa società era ovunque onorato, e come il popolo cercava da lui aiuto, conforto, consiglio, così lui presso i potenti trovava protezione, riguardi, udienze».

Ma questo splendi regno fu soffocato sotto Poppressione della vita d’affari, i suoi ricordi furono cancellati da preoccupazioni d’interessi, e il legame suo, diffamato, ingannevole ed illusorio, alla stregua di esperienze posteriori, fu per sempre spezzato da gran parte degli europei.


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Alla riabilitazione morale del medioevo Ozanam dedicò la sua opera letteraria, Egli considerò ret-