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236 IL BUON CUORE


La sua preghiera è umile. Si tiene lontano, ma nella casa di Dio. Di Dio sente il bisogno, la necessità assoluta imprescindibile, ma la sente con umiltà stando al’ultimo luogo, in un angolo, là dove una minor luce meglio lo nasconde. Sa d’essere peccatore, lo manifesta apertamente battendosi il petto e gridando a Dio non i suoi meriti passati quali essi furono, ma solo invocando pietà e perdono a lui... peccatore. Ma prega con fiducia con speranza d’essere perdonato, d’esser solo propiziato nella sua bontà. Non è questa voce la realizzazione del salmista quando dice al Signore: il cuore contrito ed umiliato tu non lo disprezzerai o Signore?.

L’ipocrizia del fariseo è ributtante, come ripugna e ributta certa pietà, certa religione quando s’accompagna a certi modi di durezza, di superbia, di strana singolarità in persone d’altronde religiose. Fatto comune e che si verifica tanto nelle persone semplici

quanto negli spiriti più colti ed elevati. Fra i semplici ciò è effetto dell’ignoranza e del falso zelo: fra gli altri ciò deriva dall’ipocrisia e dal desiderio •di procacciarsi onore, distinzione, omaggio alla propria pietà a spese della vera pietà che a Dio si volge e termina. Quanto migliore, più santo ed utile l’umiltà del pubblicano! Giudicatosi indegno tiene l’ultimo posto: spera nella divina bontà: ciò lo commuove, odia il passato e propone per l’avvenire. Qui il meglio, qui la vita cristiana. Con Dio, per Dio indirizzare ogni sforzo, ogni ora per cancellare il passato, correggere il presente, edificare il futuro: in questo moto verso Dio, verso il reale, verso la vita noi ci miglioreremo sempre più partecipi di quel centro di luce e bontà che è Dio. Per questo occorre quell’affetto pio ed umile che forma e crea quella vera pietà che S. Paolo dice utile a tutte le cose. B. R.

I RESTAURI DELLA CHIESA DI S, PIETRO IN GESSATE in MILANO.

Una eletta accolta di cittadini si è da tempo costituita in Comitato promotore per mettere in esecuzione il restauro della fronte della Chiesa di San Pietro in Gessate — monumento nazionale — e per provvedere ai mezzi necessari al nobilissimo scopo. Il Comitato che fu l’emanazione di diverse iniziative che l’istituzione cittadina «La Lettararia e Gli Amici dei monumenti B collegò (Società internazionazionale femminile per l’arte e giornale La Sera) aggregandosi la rappresentanza della Commissione

Finanziaria di Porta Vittoria «pro» S. Pietro in Gessate, insieme ad una schiera volonterosa di cultori d’arte, potè facilmente intuire l’importanza di questo restauro, per documentazione della storia dell’arte milanese e per la rievocazione di una fama meritata che fiori per il valore di insigni artisti i quali illustrarono in patria la loro maniera d’arte e andarono poi diffondendo in tutta Europa la genti lezza semplice ed ingenua dell’architettura lombarda. Più tardi l’epoca delle deturpazioni passò su questa Chiesa con tutto il suo vandalismo e con il gretto strato di calce, coprendo le linee originarie esterne e le decorazioni pittoriche interne. San Pietro in Gessate presentava in questi ultimi anni le traccie degli assaggi fatti sulla fronte dalla R. Soprintendenza ai monumenti di Lombardia, assaggi che poterono dare inizio agli studi di restauro, in attesa che lo scrostamenco generale della facciata rivelasse una precisa e sicura via per l’attuazione di un ripristino fedele. Fu eseguito lo scrostamento, furono completati gli studi affidati all’Arch. Cav. Diego Brioschi con il benevolo consentimento della R. Soprintendenza, furono eseguiti i lavori di restauro della fronte e del fianco (verso via Chiossetto), ed oggi possiamo ammirare il bel Tempio di Guiniforte Solari nelle sue forme originarie, dalle cornici a dentelli, dalle modanature in terra cotta rilevate sulla muratura in laterizi, dalle fasce bianche profilate in rosso. Quando il sacerdote Antonio Pecoroni tolse dall’oblio in cui era caduta l’iniziativa per raccogliere i fondi occorrenti al restauro della Chiesa di San Pietro in Gessate promovendo nel quartiere di Porta Vittoria nel Marzo 1911 una pesca di beneficenza, il Comitato promotore dei restauri lo volle suo membro e lo nominò Presidente della Commissione Finanziaria. Quella prima pesca ha fruttato la cospicua somma di lire 10.000. Una seconda fatta l’anno scorso, L. 2.500; una terza fatta quest’anno; L. i000. Il Comune ha pure versato al Comitato lire 4000; il Ministero della Pubblica Istruzione lire 2000; il R. Economato ai B. V. lire z000; il Card. Arcive