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294 IL BUON CUORE


Sabato 17, un nuovo sopraluogo alla Bicocea, coll’intervento della’ Contessa Visconti, che aveva accettato la nomina a Presidente onoraria, e del Presidente. Una definitiva prova d’abiti, e l’organizzazione della festa dell’indomani. La Bicocca era tutta ornata, rallegrata da bellissime piante verdi! L’inaugurazione coll’intervento del Conte di Torino e delle Autorità cittadine, fu solenne e tranquilla, corrispondente alla serietà della Festa. Intervenne anche il senatore prof. De Giovanni, dell’Università di Padova. I discorsi del Vice Presidente dell’Associazione, commendatore prof. Virgilio Colombo, e del Ministro on. Credaro rivelarono l’importanza dell’opera. I bambini, colle bandierine svolazzanti, nei loro costumi, offrivano una chiara testimonianza di quanto si possa ottenere, anche in pochi o con poco, quando tenacemente si vuole. Alla Regina fu spedito un telegramma (di cui si darà relazione) e uno pure all’egregio dott. Bertarelli, rimpiangendone l’assenza dovuta a grave lutto. Intanto of fette generose pervenivano al nostro Comitato Patronesse, oltre quelle dirette all’Associazione, fra cui una di L. woo della Contessa Carla Visconti. Il cav. Gustavo Hermann offerse lire lobo, e L. ioo Donna Emy Majnoni. Vada un grazie sentito ai gentili oblatori. All’indomani della Festa, i piccini ripresero la loro vita di studio all’aria aperta, e le patronesse iniziarono i turni, principiando l’opera loro di sorveglianza e di appoggio morale. Ma quanto manca, ancora affinché tutto sia in ordine alla Scuola! Il venerdì successivo, altro ritrovo alla Bicocca, che fu pur visitata dalla Marchesa Litta Cicogna, dietro invito della Presidenza. La signora Della Vedova offrì in quel giorno l’armadio farmaceutico. Col Presidente si discussero varie questioni, fra cui l’assistenza medica ai bambini. A proposito: segnialiamo come il piccolo allievo Danesi, d’anni io, affetto da osteoperiostite del mascellare inferiore, grazie all’opera del Prof. Ronzoni e alla gentilezza del Dott. Banfi, direttore della Scuola Iniermiere Victor De Marchi, fu ricoverato l’indomani stesso dell’inaugurazione in quel nuovo Ospedale, dove si tratterrà ancora qualche giorno. Curatovi ad arte, le sue condizioni sono assai migliorate. Il piccolo malato fu visitato più volte oltre che dai medici nostri, dalla Presidenza. Due altri maschietti furono inviati, invece, all’Istituto Stomatologico. Nello stesso ritrovo di venerdì, si discusse pure circa l’opportunità di una Garden Party alla Bicocca, sempre a scopo di propaganda e finanziario; circa l’applicazione del telefono diretto con Milano, di tende o ripari sull’altana,, dell’aumento del servizio dei robinetti, ecc. Si parlò della quota annua da fissarsi per ogni patronessa, e dell’adesione di esse a membri dell’a Associazione per la Scuola a, come di una sottoscrizione a io centesimi. Alla Garden Party fu rinunciato, data la stagione inoltrata. La quota annua fu stabilita in L. w

per ogni Patronessa — gennaio 1914 — , e le signore furono e sono invitate a diventar membri della Associazione per cui ci si adopera, versando una tenue rata annua di L. i in più. La sottoscrizione a io centesimi fu approvata. In mancanza di armadii, promessi daltomune, la Presidenza dispose — interinalmente il riparo degli indumenti in apposite casse, e fu deciso l’acquisto di una bilancia per pesare i bambini alla Bicocca, prevalendone l’importo dal piccolo nostro fondo. Non potendosi mettere infissi alla Bicocca, essendo essa monumento nazionale, la Presidenza sta escogitando altri mezzi per riparare opportunamente gli scolari dal sole cocente, e, eventualmente, anche dal vento, lasciandoli, pur sempre, il più possibile all’aria. A nuove Patronesse, la cui nomina deve essere sanzionata dal Consiglio, furono proposte e vennero accettate le signore: Bognetti Frova, Emanueli Giuseppina e Maria e Silvestri Bianca Maria.. Mercoledì mattina, 28, altro sopraluogo alla Bicocca, presenti il Presidente, i medici, il comm. Lanzi e una parte delle Signore, le quali ebbero la compiacenza di assistere al pasto dei piccini: risotto, pane, ecc. I bambini lasciano la Comasina alle 8,30 e rimangono alla Bicocca fino alle 17,30; hanno due pasti quotidianamente; la doccia tiepida una volta la settimana; il sonno tutti i giorni; 3 ore di studio, seguendo il programma comunale, classe 3a. I piccoli abitatori della Bicocca sono /entusiasti della loro nuova Scuola, della pace, del verde che li circonda. Sia la loro schietta allegria lieto pronostico all’opera nostra! Compiuto il breve rendiconto, còmpito gradito della Presidenza, che desidera che le Patronesse- tutte seguano in ogni particolare lo svolgersi della Istituzione, ora — secondo l’ordine del giorno — studieremo concordi quanto le attuali circostanze ci suggeriscono pel vantaggio della nostra scuola; affronteremo le questioni più urgenti con calma e serenità, guidate dall’esperienza di chi, da lungo tempo, si interessa al grave problema di redenzione fisica e morale. Il compito delle Patronesse deve avere ed avrà i suoi limiti ben delineati. Ed è peccato che la lontananza dalla Bicocca e la mancanza di mezzi di trasporto non ci permetta di dare alla scuola ed ai bambini cari tutta quella amorosa sorveglianza che noi tanto vorremmo! Sorrette da un ideale comune, non mirando a personali compiacenze, ma animate da un alto spirito di bene, proseguiamo ora con coraggio nella via volonterosamente intrapresa, sperando che il Comune, la Società che ci ospita, e la cittadinanza tutta, compresi dai grandi bisogni dei nostri scolari deboli, poveri, e delle forti spese che son richieste da buone scuole all’aperto, ci confortino ed aiutino con larghi soccorsi. La PresidenteMARIA PIRELLI SORMANI La Segretaria NINNINA FACCHI.