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anzi è certo che non si potrà dire la stessa cosa dei volumi di critica di Borghese: e ciò Per la buona ragione che l’Italia in questi cinque lustri non- ha fatto che spendere fino all’esaurimento quei capitali d’arte che strapparono allo ’Scarfoglio i primi ana temi comunisti agli osanna giocondi: Ma senza dubbio il coltissimo abruzzeSe cui il giornalismo degenerò così miseramente, tornato come critico alla ribalta dopo la lunga lontananza apparve pl vicino al Borghese di quel che non gli siano, i più prossimi predecessori, e molti dei suoi coetanei. V’era nell’atteggiamento, nell’arte sapiente di attaccare e difendere attinta ad un’ampia cultura, nell’interessamento alla lotta qualche cosa di comune. Ed in quel qualchecosa è forse il segreto della vivacità della critica del Borghese, che ha sospinto indubbiamente le nuci ve generazioni verso quel rinnovamento spirituale. cui forse una più chiara luce attende. ’ Il Borghese dopo aver compilato il suo terzo volume di saggi critici, ove ha ancora esaminato ’,e idee e le forme d’i Giovanni Pascoli, di Carducci, di d’Annunzio, ove hanno ancora trovato posto i suoi colpi di frusta su autrici e autori italiani e stranieri, vicinissimi a noi, e già scomparenti all’orizzonte, ha suggellato la sua opera rivelandoci quel che fu il suo stimolo, quello che oggi è la sua grande speranza. La critica — come egli la. definisce — è desiderio di conoscenza suggerita da amore. Tale desiderio lo ha finora sospinto al’faticoso lavoro s di distillare fra pagine e pagine il grave succo_ dei fatti finchè raggiunga la limpidità d’ella coscienza )) ora lo induce all’aspettazione silenziosa di una nuova rive’azione. E nel chiudere le pagine egli, pur non tentando la profezia che potrebbe riuscire fallace, ci fa pensare a una rinascita dell’arte nostra che si.a de gna dei nostri progressi politici. -- Abbiamo visto i nuovi fatti — egli scrive — la pazienza, il coraggio, la d sciplina della nazione messa a dura prova. Vediamo ora di molto:Aiutate, il mondo e cresciuti a dismisura il compito e la responsabilità dell’Italia; così che dinanzi a tant) ingrandimento morale dovrebbero aver vergogna anche i dilettanti letterari dei loro balocchi. Per ora — ci prosegue più oltre — l’Ufficio della critica ’Minante è finito. La nuova letteratura o non è nata, o non ancora si manifesta alla critica che di sua natura é lenta; la.vecchia è morta, nè soltanto per metafora. Chè in pochi anni sparirono fuori d’Italia Ibsen, Bijorson, Tolstoi e Swinbutne e Meredith; e in Italia sparirono Rovetta e Butti, Oriani e Dosi, Giacosa c Fogazzaro, Carducci e Pascoli.

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— Una critica Militante che distilla il cervello, per ideare intorno a libri senza idee e insuperbisce sui medioCri confessi, finisce per consumare se stessa come un mulino senza grano, e per divenire Più piccola delle pr:ccole letterature contro cui vanamente si accanisce... Ora è tempo di lavorare a opere efimere. Con queste parole l’autore ci promette un suo qualche notevole lavoro di studioso. Solamente noi non possiamo convenire con lui che chiama efimere l’opere che ha svolto sin• tiui.con il suo lavoro giornalistico. Attraverso l’ineluttabile labilità della prosa affidata alle gazzette, egli è riuscito a smuovere e commuovere, che è quanto dire a fare opera più viva e più duratura di quella spesso affidata a ponderosi laVori. E d’altra parte è difficile dimenticare la coppa ove si è assaporato il liquore magari un po’ venefico della discusSione vivace e vibrante. Si tornerà dunque a quel lavoro che oggi chiama efimero. E ci auguriamo che vi torni presto, perchè ciò vorrà dire che le giovani messi cominciano ad accestire nel giovani solchi. TERESITA GuAZZARONI.


Beneficenza

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali poi bambini ciechi

Donna Mercede Visconti nel Io anniversario della morte della madre, per due letti per un bimbo ed una bimba cieca che portino la scritta: Teresa Visconti Sanseverino. m. 16 Febbraio 1913.. L. 200 — Dalla cassetta nell’Asilo, 19 febbraio 1914. n 17 8o

Giovane signorina, di distinta famiglia, educata e re. ligiosa, cerca di collocarsi presso signora sola o piccola famiglia, per tener compagnia, governo dt casa, assistenza a bambini. Rivolgersi Signora Rosnati, Via Principe Antedeo N. r.

Il Municipio di Milano ha ordinato 200 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.