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è un prodotto che non può incontrare favore nel commercio mondiale, pel sapore poco gradito e per le qualità digestive assai scadenti. Lo xarque è esportato quasi totalmente per gli altri Stati del Brasile; nel commercio europeo non si fa straa. L’industria della carne nel Rio Grande o si trasformerà mediante l’impianto di stabilimenti che, come quelli dell’Argentina e dell’Uruguay, si servono della carne per fare ocnserve e prodotti alimentari assai più commerciabili, od anche introducendo l’industria delle carni congelate che tanto prospera in Argentina, o dovrà altrimenti necessariamente perdere sempre più trreno. Pertanto in questa parte meridionale dello Stato che è per ora consacrata alla pastorizia, già si intravedono prossimi rivolgimenti economici: l’agricoltura che, per opera degli stranieri immigrati si è acermata in vaste zone del paese, fa necessariamente sentire la sua superiorità economica sulla pastorizia; e mentre fino a pochi anni fa gli estancieros erano per lo più refrattari all’introduzione di qualsiasi coltura nei loro possessi, e dicevano che le coltivazioni sporcavano le praterie, adesso vedono il proprio tornaconto nel mettere ad agricoltura parte dei fondi: e già molti di essi, incapaci di attuare da sè questa trasformazione, ne incaricarono stranieri. So di alcuni italiani che, prestandosi per tal genere di lavoro, ed avendo partecipazione alla maggior produzione realizzata, si costituirono posizioni lucrosissime. La coltura che in pochi anni si è maggiormente sviluppata nella campanha riograndese, e per la quale questa zona sembra offrire particolari condizioni, è quella dei riso. I municipi nei quali questa coltura ha avuto maggior sviluppo sono S. Joào de Camaquam, Cachoeira, S. Gabriel, Taquara, Santo Antonio.

Le colonie italiane nella Capitale e nei Maggiori Centri urbani nella zona meridionale dello Stato. In questa parte meridionale dello Stato -- da più tempo popolata e particolarmente a sud est, verso il litorale atlantico si svilupparono i maggiori centri urbani. 1/-•••2!-.0!"2‘--2/.-4-2!•-•2/.--2/.------Al

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Le vere città del Rio Grande do Sul sono tre: Porto Alegre, Rio Grande Pelotas. PORTO ALEGRE

Porto Alegre, la capitale che conta oltre 100.000 abitanti, è situata su di una collina che forma come una penisola nelle acque del fiume Guabyba, cosi largo, Ozi più propriamente potrebbe chiamarsi lago, costituen io esso il lembo estremo della grandissima Lagoa dos Patos, lunga circa 264 chilometri. Per mezzo della Lagoa dos Patos la città è in comunicazione coll’Oceano e colle città di Rio Grande e Pelotas: Il suo porto dotato di numerosi pontili di approdo e di magazzini di deposito, in gran parte appartenenti alle singole Compagnie di navigazione ed a ditte commerciali, permette l’approdo a vapori di 3 a 4 metri di pescaggio. La città è capo linea della ferrovia che conduce ad Uruguayana, della quale abbiamo parlato. Le nuove costruzioni che vi si vanno facendo sono assai buone. E’ una città abbastanza sana, sebbene manchi in parte di fognatura; in qualcuna delle strade scorrono allo scoperto le acque di rifiuto. Ha un movimento commerciale considerevole, poichi.-, vi fa capo tutto il commercio delle colonie agricole italiane e tedesche, e di tutta la zona centrale dello Stato. Anche l’industria è assai sviluppata in Porto Alegre: questa città costituisce il terzo centro industriale del Brasile venendo dopo il Distretto Federale e S. Paolo, mantenendo cioè la stessa posizione che occupa lo Stato del Rio Grande di fronte agli altri due di Rio de Janeiro c di S. Paolo. Per non fare un elenco troppo lungo delle industrie della città, ricorderemo soltanto che fra le principali sono quelle della birra, della fabbricazione di tessuti, di capelli, di calzature, di carta, di prodotti chimici ecc. La Massa degli affari commerciali e le maggiori industrie sono nelle mani dei tedeschi. La colonia tedesca in Porto Alegre ammonta a circa 20.000 abitanti ed è ricca e potente; essa conta molti elementi influenti anche nel Governo dello Stato. LA COLONIA ITALIANA DI PORTO ALEGRE.

La colonia italiana in questa città si calcola sia di 10.000 persone ed è formata da elemento vario, ma prevalentemente da esercenti il piccolo commercio o qualche mestiere. Vi sono numerosi i calzolai, i venditori di generi alimentari, i muratori, i barbieri, gli ortolani proprietari di banchi nel mercato, ecc. Quasi tutti si trovano in condizioni economiche discrete, e ve ne sono parecchi proprietari di case e di negozi. Nonostante il numero grande dei negozi italiani, purtroppo raramente si vedono sui medesimi insegne o car telli nella nostra lingua: l’opposto avviene nella colonia tedesca. Gli italiani ricchi in Porto Alegre non sono molti: pure non mancano tre o quattro italiani che con assiduo lavoro si sono formati un patrimonio di oltre un milione, ed una diecina, possessori di qualche centinaio di migliaia di lire. Vi sono anche tre o quattro medici, qualche insegnante, e alcuni impiegati di commercio.