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88 IL BUON CUORE


per la loro tendenza al brigantaggio i Tuareg sono conosciuti in tutta l’Africa settentrionale col nome di «predoni mascherati del Sahara». Ma, come tutti gli uomini, anche i Tuareg sono composti di bene e di ’male. Le loro buone qualità in nessun modo rifulgono così brillantemente come nella loro condotta verso la donna, condotta che sotto certi aspetti ricorda i costumi romantici e cavallereschi dell’Europa feudale. Il valoroso giovanetto Tuareg, seduto sul suo camello, armato di spada, pugnale e lancia, vaga per il Sahara come un antico cavaliere errante, guidando e proteggendo le carovane che si affidarono alla sua tribù, vendicando e riparando i torti fatti ai suoi servi ed ai suoi schiavi, e per coprirsi di gloria, o per conquistare con le sue rapine una sostanza che gli permetta di farsi una famiglia. Quando i guerrieri Tuareg tornano alle loro famiglie per deporre ai piedi delle mogli il bottino raccolto nelle loro scorrerie, le donne.dell’accampamento si affrettano incontro ad essi, cantano con accompagnamento di chitarra, canti di vittoria e odi improvvisate in omaggio di quegli eroi. Se la scorre

ria è stata molto fruttifera, l’intera comunità si abbandona a grandi feste che si protraggono per parecchi giorni.


Beneficenza


Per l'Asilo Infantile dei Ciechi LUIGI VITALI

SOCI AZIONISTI

Donna Teresa. Mannati Donna Catulla Vigoni Sig,a Grandi Amalia Sig.a Comelli Lina Donna Giannina Conti Dorma Fanny Galardi Rivolta 5 5 10 10 10

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FRANCOBOLLI USATI

Signora Irene Marazzi Lissoni N. i800


NOTIZIARIO


Beneficenza dl bambini in occasione del I aprile.

Al primo d’aprile avrà luogo una simpatica e curiosa cerimonia: la consegna delle oblazioni raccolte, durante l’anno, a favore dell’Ospedale dei Bambini e di altre opere buone, dal Benefico Pesce di Aprile. Di questa istituzione, sono •soci soltanto dei piccini. Ogni bambino è socio per il fatto di versare il contributo annuo di L. 1. Questa piccola quota va al Conto Sociale, che è completamente estraneo al Conto Benefico, il cui introito viene per intero corrisposto alle varie istituzioni. Nel 1914, con questi mezzi, addestrando il cuore dei bimbi a pensare ai loro compagni poveri ed infelici, si raccolsero altre 2600 lire. Il che non è poco. In primo luogo, la originale istitu, zione è sorta per cooperare e raccogliere fondi per l’Ospedale dei Bambini di via Castelvetro; ma essa lascia pure ad ogni socio di suggerire un’altra erogazione per un quinto della somma annua raccolta. Il referendum nel 1913 ha data la maggioranza dei voti all’Ospizio Nazionale pro piccoli derelitti. Quest’anno è riuscito, in maggioranza per l’Istituto dei deficienti di S. Vincenzo. A gioni, dunque. i «pesciolini» termineranno la loro raccolta, porteranno tutti i loro contributi, e tirate le somme, due bei pesci di cartone, ricolmi di denaro, uno più grosso, uno più piccolo, giungeranno il lo aprile all’Ospedale dei Bambini, ed all’Istituto di S. Vincenzo.

Le adesioni si ricevono alla sede dell’Associazione, in via S. Maria alla. Porta, 1.

L’esito di una fiera di beneficenza.

La Fiera a favore delle famiglie bisognose degli ammalati degenti all’Ospedale Maggiore e dell’Associazione per la difesa della Fanciullezza abbandonata, tenutasi nel gennaio u. s. al Cova, ha avuto un esito degno delle tradizioni milanesi di carità. L’introito complessivo raggiunse la somma di L. 14245. Dedotte le spese, l’introito netto è di L. 13.660, risultato oltremodo confortante e dovuto in massima parte al concorso delle signore e delle si= gnorine.

Necrologio settimanale

A Mela la signo.m Cletuentwa Bu• snelli Carcano. A Belluno il cav. dott. Enrico ingegnere del Comune. lan

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DIARIO ECCLESIASTICO domonka - domenica IV. di Quaresima e III del mese. S. Matilde. • Iranedl — S. Loogino. matto& — S. Agapito vescovo. li, mercoledì — S. Patrizio vesc. giovedì — S. Gabriele arc. venerdì — S. Giuseppe. sabato -z; S. Claudia.

Giro delle SS. QuarantOre. io, merletti a S. Frane. rom. 20, sabato a 8. Carlo al Lazz

A Milano: la signora Cesarina Borletti, ved. Somaruga; la signora Sofia Bonacina ved. Agudio; il sig. Giovanni Dell’Acqua, reduce delle Patrie Battagle; la signora Cherubina Bianchi ved. Spreafico. A Monza, il sac. prof. Adolfo Biffi, rettore del Collegio Villoresi San Giuseppe, A Torino il cav. Gaspare Castagna, colonnello di fanteria. A Bergamo, il prof. Iginio Luè-Verri, ufficiale dell’Accademia di Francia, decorato della medaglia d’argento al valore militare, e di due al valore civile; fece tutte le campagne per la indipendenza dell’Italia dal 1859 al 1870. A Varese, la signora Cecchina Curti Malnati. A Genova, il cav. Andrea Costa fu Paolo. A Saronno, il cav. Antonio Malacrida, maggiore dei RR. Carabinieri a riposa

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