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124 IL BUON CUORE


E ingombri di cadaveri I combattuti piani de’ feriti i gemiti I gridi orrendi e strani, delle salme fracide Gli effluvi pestilenti, Sterminio delle genti; E regi augusti profughi Da loro troni aviti, prepotenti reprobi Su quelli imbaldanziti, Sventura inenarrabile, Rovescio di diritti, Sentina di delitti, Guerra! che spaventevole Parola per un cuore Che sente irresistibile Del vero ben l’amore! O Dio, deh, questo dissipa Da noi che siam fratelli. Peggiore de’ flagelli! Presiedi nel dolcissimo Tuo spirito ai consigli,. De’ principi che reggono Le sorti de’ tuoi figli Onde non mai desolino La pace della terra Coi turbini di guerra!

Preghiera contro la guerra Di pace al dolce spirito, Dei popoli i consigli Informa, o Dio; deh salvali Da bellici perigli! Non se’ tu forse il tenero Lor padre e nbn son elli Tutti tra lor fratelli? Guerra! che formidabile Parola per un’alma Piena de’ sensi placidi Di tua celeste calma! Guerra! che enorme cumulo Di lugubri pensieri Getta ne’ cuor sinceri! Sfogata ira di popoli In meditate risse, Scoppio di rabbia publica Tutto con norme fisse, Vendetta inesorabile In fra nazioni intere Con mille e mille schiere: Conflitto e fiero eccidio Fra prezzolate genti Che mai non si conobbero assalgonsi frementi, Che mai tra lor si offesero in una strage orrenda S’uccidono a vicenda: E campi e colli fertili Dal ferro isteriliti, monumenti splendidi Dal fuoco inceneriti, in miserandi ruderi Stese città fiorenti Da ignivomi strumenti:.E carceri e patiboli All’innocenza oppressa, da guerrier sacrileghi La Chiesa manomessa, _ E su l’altare orribili Bestemmie di ignoranti Contro i tuoi dorami" santi: E violati talami Da vinolenti impuri, furti e scherni e strazii Nei poveri abituri. paurose vergini Forzate dai furenti. A turpi qbbracciamenti:.E di orfani e di vedove Lamenti disperati, vecchi inermi e teneri Bambini trucidati, E del fugato villico I fatigati frutti Dispersi al suol, distrutti:

  • ) Dai manoscritti del Sac. Antonio Torri, dotto e pio

sacerdote, coadiutore per molti anni della Chiesa di Primaluna in Valsassina, morto Rettore dell’Ospedale Cleert, in Milano, verso 11 1870.

La nostra capigliatura

Tempo fa, tra gli annunci di un giornale americano, si vedeva una specie di trittico rappresentante il celebre re del petrolio, il miliardario Rockefeller, in tre momenti diversi della sua vita: prima della alopecia, ossia della malattia che fa cadere i capelli, durante questa malattia e dopo di essa. Questi tre suggestivi ritratti avevano lo scopo di dimostrare che per effetto di una cura, la quale, per il suo buon mercato, è accessibile anche alle borse dei non miliardari, i capelli, dopo essere caduti, ricomnciano a spun• tare. E’ da notarsi, però, che la quarta fotografia, quella rappresentante il signor Rockefeller con la chioma completa, è ancora di là da venire; e probabilmente essa non verrà mai, perchè è opinione di coloro che hanno studiato seriamente questa interessante questione, che la scienza non è ancora arrivata a trovare un mezzo sicuro per restituire i capelli a coloro che li hanno perduti. E ciò si comprende molto bene quando si rifletta al modo in cui i capelli, anzi i peli del corpo in generale, nascono, crescono e muoiono.