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DEL CAVALLARIZZO

rata & chiusa, & nella state aperta. Perche così verrà à giovare, & rifrigerare i cavalli. Et però io vorrei che detta stalla havesse due gran porte nel mezzo, che se riguardasseno insieme, & l’una fosse esposta al mezzo giorno & l’altra al settentrione. Et dall’una banda, e dall’altra fosseno fenestre così grandi & in tanto numero, quanto la bellezza & utilità della stalla richiedesse; la quale io non vorrei però, che gia mai eccedesse in grandezza il numero di venti quattro cavalli, per parte: & quando il Principe, Re, & Imperatore ne tenesse anco li migliaia, pur la vorrei in questo modo; ma se ne potrebbeno far dell’altre simili, ò in altra guisa; nelle quali fosseno i capi, & maestri di stalla come in questa medesimamente. Ma il cavallarizzo supremo deve però essere un solo; à cui appartenghi il carico del tutto. Deveno essere due parte grandi come la grandezza di detta stalla richiede; l’una dall’un capo & l’altra dall’altro capo di quella, con un’occhio di sopra per porta: fuor delle quali porte siano loggie con anelloni posti di mano in mano nel muro per attaccar cavalli, & strigliarli & lavarli la state. Sopra le loggie, deveno essere le camere per il mastro di stalla, & per li cavalcatori. Fuor delle porte di mezzo deveno essere i luoghi fatti à canto al muro da poter cavalcare commodamente etiandio ogni poledro. Et poco lontano da questo luogo dev’essere dello stabbio per potersi far svoltolare i cavalli affaticati quando bisogna. Cosa la quale veramente gli conferisce & giova molto. Et avertasi che appresso alla stalla non deveno praticare uccelli domestichi, & dove sta lo strame ne anco selvatichi, per li molti danni che per questo ne potrebbeno venire à cavalli. Et però dove sta lo strame saria bene che si provedesse anco di fenestre serrate, ò di reti, ò d’altro, che vietasse tal prattica & il medesimo dico del luogo dove sta l’orzo, & l’altre biade. Deveno stare nella stalla due gran lanterne la notte accese sempre. Ne si devi patire che per la stalla si vadi in volta con fuoco, ma il fuoco quando il bisogno lo ricchieda dev’esser fatto in quelle camere che vi ho detto; dove hanno à stare i finimenti. Et queste camere con quell’altre sopra le loggie deveno essere fatte in volta ancor esse: & finalmente io vorrei che appresso alla stalla il marescalco havesse la sua fucine, & il suo alloggiamento.


Cap. 37. Del oficio de' garzoni di stalla.


Officio del garzon di stalla è principalmente esser fedele, amorevole e da bene: non deve dilettarsi del giuoco ne deve gia mai per cosa alcuna biastemare. Non deve aver moglie ne figliuoli. Et però non deve dormir fuor di stalla la notte. Per il che io vorrei che i garzoni havessino le lor commodità del dormire con pagliarecci, lenzuoli, coperte, per mezzo della corsia; accioche piu prestamente & meglio potessino essere solleciti ad