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Pagina:Il diavolo.djvu/118

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110 Capitolo quarto

egli la faceva nascere. Quegli strani documenti della credenza cristiana che sono le leggende dei santi, riboccano di racconti che il provano, e forniscono non di rado notizie e indizii preziosi per la cognizione dell’umana natura.


Talvolta la tentazione era assai semplice, si offriva con poco o punto apparato, e si raccoglieva tutta in un solo momento. Sant’Antonio, le cui tentazioni sono diventate famose e proverbiali, viaggiando una volta nel deserto, trovò in terra un disco d’argento: era una insidia del demonio che voleva fargli nascere in cuore un peccaminoso rincrescimento delle lasciate ricchezze. Sant’Ilarione, affamato, si vedeva improvvisamente davanti gran copia di vivande squisite. A santa Pelagia, che un tempo era stata commediante in Antiochia, ed erasi poi ritirata a vita contempativa in una spelonca del Monte Oliveto, il diavolo offriva, oggetto di desideri antichi, anelli, monili, gemme d’ogni sorta. Queste immagini bugiarde si dileguavano così subitamente come erano apparse.

Alcun’altra volta l’apparato e l’ostentazione