Pagina:Il diavolo.djvu/258

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250 Capitolo nono

potenza diabolica all’arbitrio dell’uomo, l’altra nascente da un vero e proprio dominio acquistato dall’uomo su quella potenza, e acquistato (si ponga mente) non in grazia di un consentimento divino, ma in grazia di una scienza e di un’arte, che avevano i loro canoni, che si studiavano con certo tirocinio, che si potevano possedere più o meno; la scienza e l’arte di magia. I teologi e i dottori affermano, gli è vero, che di questa scienza malvagia e fallace, di quest’arte perniciosa, era inventore lo stesso Satanasso, uso a giovarsene pel conseguimento dei fini suoi; ma nasce dubbio che nella opinione loro vi possa essere qualche errore, quando si vede quella scienza e quell’arte imporsi al presunto inventore per modo che questi non può non obbedire a chi per esse gli comanda. Molta parte della magia presuppone l’esistenza in natura, e la cognizione per parte dell’uomo, di virtù arcane che hanno forza di muovere e di legare i demonii. Ma comunque il mago avesse acquistato la sua formidabile potestà, l’esercizio di essa era colpevole e vietato, e conduceva da ultimo i trasgressori in inferno. Generalmente