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Pagina:Il dottor Antonio.djvu/229

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al teatro. 225


tamente ne ebbe una amplissima nella commedia rappresentata di poi. Chi potrebbe descrivere i suoi trasporti al vedere L’Ajo nell’imbarazzo, ascoltare, quasi colpito da fulmine, la confessione del suo pupillo maggiore, che è marito, sì, positivamente marito della signorina della casa di faccia! Povero Ajo! che dirà egli mai al padre del suo pupillo, il quale aveva ordinato e decretato che mai i suoi figli potessero scambiare una parola con persona di altro sesso! Nè solo ammogliato, ma, Dio ci ajuti, padre di un bambino, che si sente proprio in quel momento a gridare e a piangere! L’Ajo sta per strapparsi i capelli. Il suo pupillo, padre di famiglia, il suo padrone, nemico di matrimonii, divenuto nonno! In quali scoppii di risa infrenabili proruppe Battista quando il figlio minore di quel terribile conte fu sorpreso dal padre, in ginocchio, in atto di fare la sua dichiarazione amorosa a Marta, la vecchia cuoca! E poi, quando «l’imbarazzato Domine,» viene indotto ad andare a prendere il bambino, e tornando s’incontra per via a faccia a faccia col Conte, che tirato giù il meschino mantello al pover uomo, scuopre il piccolo Bernardino impastojato, come il misero piccione; quale estasi di contento potrebbe esser paragonata a quella di Battista? E davvero chi si sarebbe potuto tenere dal ridere, alle buffonerie di quella commedia? Anche a sir John Davenne, che intendeva pochissimo di quel che si recitava, appiccossi il contagio dell’ilarità; mentre per parte sua Lucy rideva quasi quanto Battista.

Restituì la visita, prima del finir della serata, la Marchesa; e venne anche il Sindaco come rappresentante della città, parte per far riverenza a sir John e miss Davenne, e parte per soddisfare la propria curiosità e quella della Baronessa; dalla quale aveva incarico di portar loro i complimenti. Lucy si compiacque realmente di tutte quelle attenzioni; e l’altero Baronetto non fu poco soddisfatto, sentendo quel beffardo di Dottore che gli descriveva minutamente, e colla gravità conveniente, i titoli e tutte le qualificazioni di quei personaggi.

Era passata la mezzanotte, quando il sipario fu calato per l’ultima volta; e la nostra comitiva fece la sua uscita di Teatro. Intanto confidava Antonio a Lucy, che egli riguardava John, che iva innanzi con Battista, divenuto solenne più del solito per il riflesso degli onori della serata — ch’egli lo riguardava come un martire. La cameriera poi della signorina inglese, la quale, a braccetto con Speranza, veniva dietro a sir John, Lucy e Antonio, sentivasi straordinariamente agitata. E quando si accorse che la


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