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scaramucce. | 55 |
immediatamente cavalli di posta per la carrozza, e poi tornare ad avvisarlo. Quindi aperto con atto violento il suo tavolino, il Baronetto cominciò a scrivere; non coll’usata compostezza pomposa, ma in modo affatto teatrale, facendo a dritta e a sinistra sgorbi da stracciar la carta in pezzetti, con un impuntare e stridere di penna da fare allegare i denti a chiunque altro non fosse stato così irritato.
Sir John aveva finito e sigillato la sua irosa lettera, quando il servo arrecò la consolante notizia che i cavalli verrebbero immediatamente. — «Attaccate all’istante, appena giunti,» disse il Baronetto, «e andate a Nizza quanto più presto potete con questa lettera a quel console inglese, e consegnatela in sue proprie mani. Gli ho domandato che vi dia il nome e l’indirizzo del primo medico — medico inglese, intendo, della città. Trovatelo e portatelo qui a qualunque costo, e col menomo ritardo possibile. Nessuna fermata per istrada; dovete trovarvi qui di ritorno domattina.»
John fece riverenza, e di lì a dieci minuti sir John ebbe la consolazione di sentir correr via la carrozza.
È nostro debito dire una parola del messaggiere. John Ducket discendea in retta linea da una generazione di servitori della famiglia Davenne, tutti, com’esso, nati e cresciuti nei dominii, e succedutisi l’uno all’altro nella qualità di dispensieri, con una regolarità che alla fine aveva fatto quell’ufficio ereditario nella lor famiglia. John nacque tuttavia stando il suo padrone in fasce, e sir Aubrey gli aveva dato il nome del suo erede e figlio, l’attuale sir John, in ricognizione dei fedeli servigi dei Ducket. Avendo il tempo adoperato la sua falce, John successe a suo padre e a suo avo, ed era adesso il servo di confidenza di sir John; e in esso il Baronetto riponeva illimitata fiducia e ne faceva spesso il suo capro espiatorio. John era stato avvezzo ad obbedienza passiva sin dalla sua prima gioventù: e aveva sempre continuato a camminar su questa via di obbedienza tutt’altro che a lui molesta, perchè se alcuno pensava più altamente della famiglia Davenne che lo stesso sir John, questi certamente era John Ducket. Egli ne adorava persine il nome; ogni parola che usciva di bocca a sir John, aveva per lui tutta l’autorità di un oracolo. Se gli avesse sir John ordinato di andare a Nizza a riportare il primo che avesse incontrato per via, in vece del primo medico, John ci si sarebbe avviato colla stessa risoluzione di obbedir letteralmente, e avrebbe creduto perfettamente ragionevole il comando.