Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/203

Da Wikisource.

— 201 —

scendendo via via che nuovi colpi partivano dall'arma. Allora, senza esitazione, Franco afferrò il nastro e vi si appese con tutte le sue forze. Un rotolio di sassi frananti, poi l'arma gli cadde pesantemente addosso, mentre un grido di furore echeggiava sul suo capo e si udiva il rumore di una fuga precipitata dietro i sassi. Franco alzò gli occhi con la «schwarzlöse» fra le braccia, e vide la faccia del sergente col pugnale in bocca che lo cercava. Una risata contenuta, poi, egli precipitò giù abbracciando Franco.

— Nello stesso momento, signor Tenente!

— Lei ha fregato la macchina, io l'uomo.

— Che bel colpo! Altro che individuarla! L'abbiamo presa!

E tornarono in linea, strisciando, dopo aver affidata l'arma al caporale, sbucato fuori dal nido di sassi, mentre una rabbiosa cannonata nemica cadeva a pochi passi da loro, senza far danno.

*

La sua licenza invernale capitò verso la fine di gennaio. La chiese, naturalmente, per Ferrara.

Giunse nell'antica città medioevale una mattina che la neve tappezzava con cura di dettaglio fino all'ultimo sasso e all'ultima gronda della città.