Pagina:Il mio cuore fra i reticolati.djvu/223

Da Wikisource.

— 221 —

sto possibile per una nuova destinazione. Indovini un po'? È destinata al fronte della I Armata. In Trentino! Pensi che fortuna! Levarsi da questo fango infernale e andare a combattere fra le montagne, nella neve, in una guerra altrettanto pericolosa ma più attraente perchè movimentata, aerata, suggestiva. Corrono strane voci sulle intenzioni del nemico in quel settore, e il Comando Supremo vuol premunirsi rafforzando le posizioni. Il male è che ci tolgono i nostri migliori elementi. Ci va volentieri, tenente?

— Il mio compito è obbedire agli ordini — egli rispose — ma le confesso, signor Colonnello, che mi duole assai di lasciare il mio reggimento col quale ho fatto le prime armi e al quale sono legato da profondo affetto.

— Eh ne troverà un altro, al quale farà presto ad affezionarsi. Io, come alpino, La invidio. Certo che il Carso è più prodigo di gloria e di... morte, di quanto non lo sia il Trentino. Ma infine, per uomini del suo valore, c'è modo di farsi onore dovunque. Vada, e che la fortuna l'assista.

L'indomani Franco lasciava il Podgora, e dopo tre giorni di viaggio, parte in autocarro, parte in ferrovia, giungeva al Comando della I Armata in Vicenza, dove un ufficiale dello Stato Maggiore del Generale Brusati gli faceva un foglio di via per il Comando della