Pagina:Il mito di Ciparisso.djvu/10

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l’Heideggero1, del nostro celebre Mazzocchi2, e di altri citati dal Simonis3.

Conosciutissimo e riverito oltremodo fu il bosco di cipressi che formava una delle delizie del celebre sobborgo di Antiochia, denominato Dafne. Ne fanno menzione e Libanio4 e S. Giovanni Crisostomo5 e Sozomeno6 e Procopio7, citati dal Gotofredo nelle sue annotazioni al codice teodosiano8, e lo stesso erudito osserva che nella tavola peutingeriana vedesi anche quel celebre boschetto indicato col disegno di taluni alberi. È notevole cosa, per ciò che saremo per dire di poi, come era quel bosco riputato sacro ad Apollo, al quale credevasi recarsi oltraggio ove si recidessero i cipressi che il componevano9. Sotto i principi cristiani questo motivo medesimo avendo forse esposto il bosco alle devastazioni de’ novelli credenti, furon necessarie più leggi per impedirle, e le leggiamo tuttavia ne’ due codici Teodosiano10, e Giustinianeo11, oltre ad essersene conservata memoria

  1. Histor. patriarch. Ex. 17, 3.
  2. Spicil bibl. ad Gen. VI 14, et add. ad etym. vossian. v. Cupressus, sotto la qual voce possono vedersi le altre etimologie che il Vossio ne addita.
  3. Lex. hebraic. voce גפר
  4. De vita sua p. 76, 77 et in Antiochico p. 380 381 edit. Morell.
  5. Homil. 17 ad popul. antioch. de statuis eversis.
  6. Lib. V cap. 19.
  7. Persicor. lib. II cap. 11 et 14.
  8. Ad lib. X tit. I leg. 12.
  9. Liban. 1. c. p. 77.
  10. Lib. X tit. 1 de jure fisci.
  11. De cupressis ex luco Daphnensi vel perseis per Aegyptum non excindendis vel vendendis. Lib. XI tit. 77.