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SCENA QJVARTA.' 75»
I il furto diremo, t le /ut predi amiche ; £ renda a vn <Ct,cio,chtin moli'anni accollai l» Morte di noi ladra diutnnt, (ft: Ipoltfar in cento,e cento etadi, C10 ch'ella voi [e. ma da chefìiardil* Sei theforo di Dio /porger la mano, £ la vita miglior toglier dal Mondo ; A' viua forza, e debellata,! prtfa, Digli fepolcn fuoi poc'anzi aper/t Gli occulti armari,acciocht rida à vn pitto Quanti viti in mtll'anni ella ci hà tolto »
O Morte alma,!gradita D. I mio Signor,che’n tanti morii Jlampi A' dtfpetto di Morte eterna vita.
Gio, Qutflo cafo mi par,che fembri à punto Dtl Macabio famo/o il fatto illuftrt, Cht /otto Indica belua armato cor/e, £ con ardila man la /urna,e vccidi: Ma nel cader de l'Elefante, cppreflo Igli ancor cadde,! con tirano accidenti Vince tnortndo, e la fei a a’ /uoi la pace* £ Irà palmi,tciprijfi.
Sotto il trionfo/uo /ipoilo giaci.
Nico. Ma racconta,/! vuoi, Padri, cht autunni ^ Quand'il Signor del Ciel tràuoi ccparfe »
Mor. Sedeuam noi ne 1'ombre di la Morti, Attendendo il vtnir del Signor nofiro , Cht pria ct’l d’Jft il fortunato Vtcchio , Che bambino l'accel/e tntro'l /uo/eno j Po/cia Giouanni,che di lui tra morti Apparut Prtcur/or, comi ira' viui : £/ koggi à l'apparir de l’Alma inuitta »
Iremo l'Infimo : t noi,/t ben da lungi D 4 SW- So ATTOSECONDO.