Pagina:Il mortorio di Christo.djvu/139

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m ATTO terzo; -%ifarà mai co/lui,eh’al meflo core -Zofi fantipenfier dona,! difpenfat pinf* Alcun farà de' miei compagni errami, Chi fuggi via de fa rmi al primo fono? fon»

Vniamci dunque infiem , che l'v» di l'altro Samara il duolo e à Dio tornar potremo, trema Non fai,che fi più graue fatto il mio? il mio Chiffiai comwft error peggior del mio t io.

Giuda farà coti ut, che jìà sì epprefio . effo Vien fuora hormai da quefl e felue, i vedi Il tuo caduto Pietro,emecoplora . bora 10 pur t'attendo,e non ti feorgothor dunque A te verrò.poiché th ancor nò uimi.t*ieni{ueggitr O' là.B.ò là.P. fei quìi E.quì.P. nò li veggio, ti Deli/Sto fi fin hor guadagno,! acquiflo.qut fio.

tirchi quàd'io m’appnjfo.ii fuggì altroue. out Coliui ridice fol gli vltimi accenti t $ s'io mi taccio. E luccio. P hor dì chi feiìchi fei Duntptio fon che fol parlo,ò parlo meco ? Eco.

Queflemancaux, anco il tuo nomi hai dello .

Quanti belle rifpofle vfeite à fora.

PaX$o,cht non difeerne il bianco, e'I nero.

Quefl’ìla voce mia, che fi rifluii Da li vicini felue,t da quegli antri j Ilio india,chifofii 11 traditor,ch’ai negator s’vnitea.

Ahi che’l dolore hormai m’hà tolto il fenno , Xccopur Giudaiche col capo bafìo Altronde viene r Ahi quanta pur chc porti Nel capo frenefia, doglia nel cori.

O' felici colui,ch’ami’l cadere lido à Dio ftruo,e caro amante muore.