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IV ATTO PRIMO.
Troppo allenite, e (toWrtle in vifo, E'I Capitan fra liriche conuertilo,.
Dell* fux Fi gran difenfor i e fallo.
per Isti qui venni,e pria ch'io gli mi fcopr*% Vh'ò Jinvi ciò che dici,e comi opponfi ■A ql Rabbin crudele, Mcrl.i.Ei io mipar- I ci riiudercm forfè nel Cielo. (lo, ATTO PRIMO.
SCENA SECONDA.
Centurione, Mifandro Rabbino > Soldato contienilo.
Cent, \ D'etimo fplèdor raggi» immortale, I 1 Che ira si dèfe tenebre al mie pelle Inuifibil penitri, ivi t’afcondi.
Mif. Chi parole fon quefltì e doni mira II Capitan con quiflo nono tcctffo ?
Cent. Qual fio i j duro cor,n dure peno, Cht non fi Zpetri, i non fi dia per vinto ut'tonti horrendt fegni, à tanti occorfi Portenti nel morir d’vo'huem, chi vifit Sen\a neo di colpa, » al fin ftmmirfe Nel mardt’fuoi martiri,vnqtt* non difit Vn languidetto ehimì, mai non fi dctfe Di ehi l’offcfe, anzi per noi le primi Preghiere cfferfi, » con pitto/o affette Ritorji vtrfe nei Vingiurie, e l'onte, Cambiale in carità,voti e in AmortX Come tal'hor da i morti Ughi afeende Situa di grane edere, e hombilpuz-~*
