Pagina:Il podere.djvu/112

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Giulia rise.

— Lasci fare a me: io informerò il presidente del tribunale di quel che si tratta. E se lei ha i testimoni come mi ha detto, vedrà che le cose andranno bene. Il presidente è imparzialissimo; e perciò può stare sicura.

— Io non so come dirle grazie!

— Povera figliola! Non ce ne sarebbe nessuna ragione. Piuttosto, le consiglio di fare una cura ricostituente e di mangiare bene!

— E, appena mi ci scappa minestra e lesso!

— Che fa ora?

— Sto in casa con la zia.

— Ho capito.

— Comanda niente, signor dottore? Vuole che mi faccia rivedere?

— Domani telefonerò al tribunale. Anzi, andrò io stesso.

— Grazie! Grazie!

Il Bianconi, restato solo, si convinse sempre più che la Cappuccini dovesse essere aiutata da lui; giacchè Remigio era stato un discolo; e, ora, per quanto avesse diritto all'eredità, non voleva riconoscere quel che gli altri avevano fatto per suo padre. Perchè, poi, non voleva darle niente, se c'erano quei due testimoni? E non si sapeva, da tutti, che l'erede doveva essere la ragazza? Sarebbe stata una riconoscenza forse eccessiva e a danno del figliolo, salvo