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XVI.



Quando Remigio tornò dal suo avvocato, fu accolto in un modo che non si aspettava. Egli aveva bisogno, molto più di prima, di trovare qualche cosa che rispondesse al suo sentimento e alla sua fede; e, invece, sentì di essere addirittura uno sciocco. Egli ci si arrabbiava, e il Neretti gli disse:

— Bada di non fare il caparbio. Credi di avere ragione, e finchè non ti sei convinto che non è vero non metterai giudizio. Almeno, hai guardato bene se tra i registri che tuo padre doveva certamente tenere, c'è segnato nessun pagamento fatto alla Cappuccini?

— Non ho trovato niente. — E arrossì.

— Non ci credo.

— Ma è vero, ti dico!

Infatti, all'infuori di qualche ricevuta insignificante, di parecchi anni prima, tutta bucata con gli spilli per tenerla insieme con la pianta catastale del podere, in un rotoletto legato con lo spago, Remigio non aveva visto altro.