Pagina:Il podere.djvu/19

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Non stava più a capo basso, e gli sussultavano i muscoli della mandibola. Si riavvicinò al capezzale, e disse al padre:

— Tornerò domattina.

Gegia rispose, in modo molto significativo, a cui egli non fece caso:

— Lo assistiamo noi.

Giacomo, guardatolo, gli disse, come se non ce lo volesse:

— Addio!

Remigio, allora, rientrò in città, e dormì ad un albergo.

Perchè il padre, prima di morire, non voleva riconciliarsi? Si domandò se avrebbe dovuto farglielo dire da Luigia; ma non osò, per timidezza e per paura che il padre, invece d’avere questo sentimento, gli rispondesse magari qualche parola che gli sarebbe restata sempre a mente.

Il giorno dopo, le donne chiamarono il prete: un giovane muscoloso, bruciato dal sole, con gli occhiali turchini e la tonaca troppo stretta per il suo grasso. E, siccome il malato, quantunque lo conoscesse e fosse religioso, non voleva farlo passare, Remigio si provò a persuaderlo. Ma, fino alla sera, non volle confessarsi. Gli sembrava di allontanare la morte, se non desse retta a nessuno; e voleva morire senza lasciarsi vincere. Così, fino all’ultimo, non aveva voluto chiamare il medico; e, ora, lo curavano