Pagina:Il podere.djvu/32

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III.


All’ora del pranzo, Luigia mandò Ilda a chiamarlo. Mangiarono la minestra quasi senza parlarsi; evitando d’irritarsi subito. Anzi, Remigio fu sinceramente pieno di garbo. Ma la matrigna sospirava, e s’occupava più d’Ilda che di lui. Dopo il lesso, egli chiese:

— Non c’è altro?

Ella rispose:

— Quanti denari ti ritrovi? Se tu vuoi, c’è rimasto, d’una settimana fa, un pezzetto di parmigiano: l’avevo messo da parte io.

— Me lo dia.

Ella fece scostare Ilda dalla tavola, mandandole in dietro la sedia; e, senza alzarsi da sedere, aprì il cassetto; poi, siccome il suo braccio non arrivava a frugarci, disse:

— Guardaci da te!

Il formaggio, una fettuccina dura accanto alla crosta nera, era doventato verde e asciutto, come quello che si mette nelle trappole dei topi; ma egli lo mangiò lo stesso.