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SAPIENS DOMINABITUR
Astris.


SONETTO.


QUel, che ad un cenno sol, tutto compose
     Alto Motor de la stellata Sede,
     Mentre l’arbitrio a l’Huom libero diede,
     4Nulla nel Ciel necessità ripose.

Strade inacesse, al Volgo ignaro ascose,
     Calca tal’hor d’Huomo assennato il piede;
     E già di render vane hà certa fede
     8Le minaccie del Fato ingiuriose.

Diasi pur ch’egli sudi a Sirio ardente,
     E, anhelando, se stesso ogn’hor distempre,
     11Ed agghiacci a vicenda a bruma algente:

Maligni habbia gl’influssi, e ree le tempre
     Ogni aspetto la sù d’astro inclemente,
     14Che regnator sù gli astri Huom saggio è sempre.