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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/149

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140 il vicario di wakefield.

arti di quelle ribalde sarebbero, se ben ti ricorda, riuscite al loro fine, se Burchell con quella lettera che sai non le avesse scompigliate, indirizzando loro quei rimproveri che noi malamente credemmo vibrati contro di noi medesimi. Com’egli abbia potuto rompere i fili del lor tradimento m’è ignoto ancora; ma certo egli fu sempre il più verace il più caldo de’ nostri amici.”

“I tuoi detti, o figliuola, mi sbalordiscono; e veggo ora bene che i miei sospetti sulla empietà del signor Thornhill erano fondatissimi: ma l’essere egli ricco, e noi poveri, toglie al perfido ogni pericolo. Ahi! che leggiera tentazione non potè certamente esser quella che valse a farti obbliare l’indole tua virtuosa e la buona educazione avuta: or dimmi dunque ogni cosa.”

“Vuolsi ascrivere il trionfo di Thornhill all’immenso mio desiderio di fare lui e non me stessa felice. Sapeva io che le cerimonie del nostro matrimonio celebrate privatamente da un prete papista nol legavano per nulla, e che nel solo onore di lui mi restava a riporre ogni mia confidenza.”

“Fostù adunque sposata davvero da un prete?”

“Così è, ma entrambi giurammo di non rivelarne il nome.”

“Vieni, figliuola mia cara; vieni di bel nuovo al seno paterno, ch’io vi ti stringo ora ben più volentieri di prima, ora ch’io ti so legittimamente moglie a colui: nè le umane leggi, sebbene scritte in tavole di diamanti, valgono a spezzare que’ sacri legami che a lui ti congiungono.”

“Ahimè! che poco, padre, conosci le iniquità di quel tristo. Egli dallo stesso prete fu già sposato a sei od otto altre donne, e come me tutte ei le ha tradite ed abbandonate.”

“Se vero parli, andrà alle forche il prete; e dovere tuo è l’accusarlo domani.”

“Ma poss’io farlo dopo un giuramento di tenerlo segreto? E onesta donna me ne diresti tu?”