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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/44

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capitolo quarto. 35

favorita di Dryden, della quale il signor Thornhill parve soddisfattissimo. Posta poi mano egli stesso alla chitarra, vi suonò a malo modo qualche cosuccia; ma la fanciulla maggiore pagò con usura le di lui lodi, giurando che nè il di lei maestro valeva a trarre tanta armonia da quello strumento. Egli fece un inchino alla bella lodatrice, ed ella glielo contraccambiò cortesemente: e in lui l’intelletto, in lei il buon gusto a vicenda per loro furono encomiati così bene, che la pareva amicizia di un secolo. Gongolava la buona madre per lo contento, e si faceva bella di tanto onore, pregando il signor padrone a voler accettare un bichieretto di vino d’uva spina in di lei casa, e tutta la famiglia poneva opera in festeggiarlo e farsegli grata. Procurarono le fanciulle d’intrattenerlo con discorsi da loro creduti i più di moda; mentre per lo contrario Mosè gli propose una quistione o due intorno a cose antiche, per le quali ottenne finalmente di vedersi ridere in volto, attribuendo il gonzo sempre alla propria acutezza d’ingegno il ghigno con cui altri beffava la di lui semplicità. I piccini anch’eglino amorevolmente venivano accarezzando quell’ospite, aggrappandosegli sulle ginocchia con tanta confidenza, che a mala pena io poteva impedire che i loro diti sudiciotti non guastassero il gallone del di lui vestito cui non rifinivano mai di palpare, sollevandogli a ogni tratto gli orecchi delle tasche per vedere che ci fosse dentro. Al venire della sera, egli pigliò licenza, chiestaci prima la permissione di visitarci altre volte; a cui tostamente acconsentimmo, stante che egli era il nostro padrone.

Partito colui, ecco mia moglie chiamar a consiglio sull’avventura, affermando quella essere proprio delle più fortunate, e saper essa come ogni più strana cosa serve a qualche fine. Ella sperava che, traendone partito, il dì ancora verrebbe in cui si potesse rizzare il capo di bel nuovo; e conchiuse il cicaleccio con protestare ch’ella non sapeva vedere alcuna ragione, per cui le giovanette