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Pagina:Il vicario di wakefield.djvu/82

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capitolo decimosecondo. 73

avvisi, eravamo larghi del domandarli. Nel leggere il viglietto delle due gentildonne egli diè un crollo al capo pispigliando che un affare di tal fatta chiedeva la massima circospezione. Questa diffidenza non garbava tanto a mia moglie, la quale voltatasi a lui “Non ho mai creduto,” disse, “di vederti sì pronto a far contro a me ed alle figliuole. Tu se’ più cauto del bisogno; ma balordi noi, che volendo cercar consiglio, dovremmo appigliarci a persone che n’avessero già fatto buon uso elle stesse.” — “Qual che ella sia stata la mia vita, o madama,” soggiunse egli, “non è da discutersi adesso; abbenchè io il quale mai non mi attenni alle altrui ammonizioni, istruito dalla mia propria coscienza, dovrei darle meglio d’ogni altro.” Temendo io non una tale risposta ne traesse dietro cento, e si supplisse poi con delle ingiurie al poco intelletto, voltai l’argomento, e finsi di stupire come non fosse ancor ritornato il mio figliuolo quando la sera n’era già quasi vicina. “Non ti dar pena di ciò,” disse mia moglie; “sta’ certo ch’egli sa fare i fatti suoi, nè ch’egli va sì facilmente a veder pescare colla gatta. L’ho veduto io far tali negozi da sbalordire chicchessia; ed a proposito di ciò, ti voglio raccontare una istoriella per cui ti smascellerai dalle risa. Ma véllo véllo, egli viene egli stesso Mosè senza cavallo e colla sportella in ispalla.”

In così dire, ecco avanzarsi Mosè lentamente, a piedi, grondante di sudore sotto il peso della sportella ch’egli si era allacciata attraverso il dosso a modo di un merciaiuolo. “Ben giunto, ben giunto, Mosè nostro; che ci hai tu recato dalla fiera?” — “Vi ho arrecato me stesso,” rispose il figliuolo gittando uno sguardo astuto e raccomandando alle braccia della serva la sportella. “O Mosè mio,” gridò mia moglie, “già questo lo veggiamo; ma dov’è il cavallo?” — “L’ho venduto per tre lire, cinque scellini e due soldi.” — “Bene davvero, buon ragazzo: lo sapeva io che ne avresti fatto partito grasso. Sia detto tra di noi; ma tre lire, cinque scellini e due soldi non