Pagina:Iliade (Romagnoli) I.djvu/295

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e dodici compagni con lui, quanti v’eran piú prodi.
560Decimoterzo un altro spengemmo, che aveano inviato
Ettore e gli altri signori di Troia, vicino alle navi».
     E, cosí detto, spinse di là dalla fossa i cavalli,
pieno di giubilo; e lieti con lui mosser tutti gli Achivi.
E poi che del Tidíde fûr giunti alla solida tenda,
565tutti alla greppia i cavalli legâr con le redini salde,
dove anche eran del prode guerrier Dïomede i cavalli
piediveloci, e biada cibavan piú dolce del miele.
Ulisse, poi, recò di Dolone le spoglie cruente
a poppa della nave, sinché preparato non fosse
570il sacrificio ad Atena. Poi tersero, entrati nel mare,
il sudor molto, le gambe, la nuca, ed entrambe le cosce.
E poi, quando ebbe l’acqua del mare deterso il sudore,
via d’ogni membro, e pieno fu il petto di fresco sollievo,
dentro le lisce vasche s’immersero, e fecero il bagno.
575E poscia, fatto il bagno, cospersi di liquida uliva,
ambi sederono a mensa, attinser dal sommo cratère,
e propinarono il vino, piú dolce del miele, ad Atena.