Pagina:Imbriani - Dio ne scampi dagli Orsenigo, Roma, Sommaruga, 1883.djvu/90

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lei una seconda volta, consento a sentirlo ed, anche, a profittarne!... Ma guarda, un po’, che bej tosânn!» -

Queste ultime due parolette ambrosiane, profferite ad alta voce, fur dirette a due crestaine o sartine o modelle od altro, che si fossero, che gironzavano, in piazza del Duomo. Risposero, con una occhiatella, tutt’altro che austera. Il Della-Morte infatuato, a seguirle. E le raggiunse e le abbordò, in via de’ Rastrelli; e cominciarono a chiacchierare, e... Ciò, che accadde, non saprei narrarlo, per lo minuto: chè non m’invitarono a salire, con loro, nella casa, in cui entrarono, un pajo di strade più in là.

— «Chi? chi entrarono insieme?» -

Chi? Maurizio ed una delle belle tose.

— «Oh, che orrore! Come, lui, che ci vorrebbe far credere tanto preoccupato, sempre, dell’Almerinda?» -

Ebbene, cosa fa? Appunto, perchè, amava e soffriva, merita, forse, indulgenza maggiore, se cercava distrarsi: circostanza attenuante! E poi quel benedetto incontro gli aveva fatto salire il sangue alla via del capo: non sapeva, proprio, più, quel, ch’egli si facesse. Non era compos sui! E la ragazza, con cui salì, l’era tanto bellina! Forza irresistibile!