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IV.
Sono venuto a farmi un’idea dei luoghi sopra una piccola conca, verde per uno straterello di erba che ha allignato fra i massi, e macchiettata, qua e là, da fiori alpestri.
D’intorno e sopra di me non ho visto che cielo, sassi e ghiaccio.
Il paesaggio sarà certamente bello, ma di un bello orrido, che non piace, che mette anzi nell’anima una nostalgia indefinita.
A che cosa pensavo? che cosa volevo? che cosa sognavo io stamattina, guardandomi d’intorno, come chi si sveglia improvvisamente per riprendere la vita abituale, e si trova trasportato lontano, in un ambiente ignoto, chiuso in un circolo di catene acuminate e selvaggie, in un silenzio che ha pure del pauroso, come se in esso dovesse maturare un mistero?!
Che cosa si svolgesse nella mia anima non so.
Rimasi in ascolto, come per persuadermi, per abituarmi al silenzio; e sentii venire, dal profondo della gran valle che mi si apriva dinnanzi,
G. NoLLi. In Valmaleneo — 3 |