Pagina:In Valmalenco - Noli Giuseppe, 1907.djvu/43

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V.


La baita, onorata dalla mia e dalla presenza dei giovani pittori, non ha sei metri quadrati d’area: è costruita di sassi sovrapposti, e, fra commessura e commessura, serve da cemento lo sterco delle greggi; è scavata nel pendio della montagna, così che solo la facciata ed il tetto liscio, con un poco di pareti laterali, sono visibili a chi guarda; si entra per un piccolo vano, dinnanzi al quale è appostato una specie di uscio girante su un grosso palo, aguzzo alla base, che fa l’ufficio di cardine. Internamente, quando l’occhio si sia avvezzato a scrutare nella semioscurità, si intravede un tronco, che, Ercole nuovo, deve sostenere il cielo affumicato della catapecchia.

Unici mobili una panca di legno, sucida, untuosa e una specie di larga mangiatoia che serve da letto: in un angolo quattro pietre, un po’ di cenere e della legna carbonizzata indicano il posto dove s’accende per solito il fuoco; a destra dei semplicissimi alari, sopra alcuni sassi, acco-