Pagina:Ingegneri - Contro l'alchimia e gli alchimisti palinodia dell'Argonautica, 1606.djvu/47

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PRIMO. 37 E frettinemici ampi, e poffentt» E montagne ^varcarfuperbe - t edafre 3 (h’alzjn /oitra le nubi dgiogo -, e fanno Con £ indurate netti al Sol contratto. ^uefh già contrai S afone feroce Oltra £ Albi attendato, e pie» d’orgoglio, fhe minacciami del, quand in Itti nido Hauefel Sacro Imperiale Augello, Ardito moffe: e ripafando’lfiume Tutto di ricche ho ttili {foglie adorno, Che pria paffuto hauea nudo 3 ed inerme % Ma di dèfìr d’eterna fama onufìo: Con l’honorato e (Sempio il guado aperjè Alfuo Signor, ch’indi n vittoria 5 e palma Hebbe de gli empi indomiti ribelli. Quinci di digitate, e di fortuna fon larghi doni la fofarea mano Cortefepremiò l’animo 5 e l’opra: Se b n nongiunfe la mercede al merto. Chi ufo pofcia’l Gran Carfo il giorno eflreme A f correr diefsi l’Oceano tmmenfo, De gl’ingitttti ^Pirati affro nemico. E di lordi purgò fin doue alberga Di co fiume crudel barbara turba, Ch’uccìde i -pinti > e de le membra humane rpafcg Vittoria del? l’Imperatore cootra’i Duca di Sa(Tonia,e’i Lauchgrauio d’HaflTu. II Gromo fatto Caualiere da Cado V.cq tre certo feudi di entrata • Il Gromo purga’! mare da’ Corfal fin colà, dou’habitaaoi Gambali.