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XX introduzione

sciate da Göschen frattanto defunto, la quale si può quindi considerare la terza edizione di lui, una novella ristampa di Heffter (1841, 1842, 1844), ed infine le ultime edizioni di Böcking (1850, 1855).

In Francia si hanno le edizioni oggimai vecchie ed incomplete di Laboulaye, di Pellat, di Boulet, di Blondeau e di altri, oltre quella del 1822 sulla prima edizione di Göschen col titolo Juris Civilis Ecloga, dei Professori delle Facoltà di Diritto di Parigi, ristampata poi a Bruxelles nel 1837; ma non ne conosciamo alcuna che sia ivi uscita dopo la terza edizione di Göschen, e gl’importanti studj di Lachmann e di Böcking, perlocchè questa prima edizione italiana non sarà inferiore a qualsiasi delle francesi.

In Germania poi, nel Belgio, ed in Francia si sono veduti sorgere tanti Manuali, Dissertazioni, e Prontuarj sopra Gajus, che sarebbe opera lunga tesserne solo il catalogo; ma non possono lasciarsi sotto silenzio le sapienti esposizioni di Hugo, di Haubold, di Walter, di Savigny e di altri valentissimi dei principj e delle nozioni contenute in questo purissimo fonte, per la più precisa determinazione delle teoriche, e delle antichità romane, come ognuno può scorgere nelle celebri Opere loro. Neppure vogliamo ommettere d’indicare a vantaggio degli studiosi le seguenti Monografie intorno ad alcune delle materie trattate da Gajus. —

Haubold. Oratio quantum fructum ceperit jurisprudentia romana et universa antiquitatis cognitio e recens inventis Gaji Institut. genuinis. Lipsia 1820.

Bethmann Hollweg. De causae probatione. Berlino 1820.