Pagina:Intorno ad alcuni avanzamenti della fisica in Italia.djvu/26

Da Wikisource.
26

i poli d’una calamita esercitano le attrazioni e ripulsioni; avendo conosciuto che questi punti diffondono attorno a se, come in una sfera, e quasi da centro a circonferenza, la forza loro attrattiva. « Siccome il lume, dic’egli, partendosi da una candela si sparge per ogni parte ed illumina tutta una camera, e quanto più dalla candela s’allontana tanto più debolmente risplende, sì che ad una certa distanza al tutto disperdesi, quanto poi è ad essa più vicino tanto più vivamente riluce; così la forza magnetica emana dal polo, più fortemente attrae a piccola distanza, e tanto più debolmente quanto maggiore è tal distanza, sì che quando molto si dilunga svanisce e divien nulla »1. Questa similitudine della luce mi sembra molto acconcia a dimostrare ciò che l’autore si propone, vale a dire il modo con cui la forza magnetica da’ poli di una calamita si diffonde all’intorno. Inoltre quanto egli insegna nel citato luogo è ben conforme alle dottrine de’ fisici dei nostri giorni, le quali mostrano che la forza magnetica al limite della sfera d’azione agisce in modo quasi insensibile, cresce a misura che il corpo attirato s’avvicina alla calamita, e nel punto di contatto è massimo.

26. Il Porta insegnò, che niun corpo, dal ferro in fuori, può esser d’ostacolo alle attrazioni e ripulsioni scambievoli di due calamite2. Una curiosa esperienza, che ciò chiaramente dimostra, fu da lui indicata, scrivendo che se sopra una tavola di legno o di pietra o di metallo si sospenda una calamita, essa muovesi

  1. Mag. nat. lib. VII, c. XV.
  2. Mag. nat. lib. VII, c. XVI.