Pagina:Inventione de Nicolò Tartaglia.djvu/61

Da Wikisource.

TERZO. 26

al lato .l i. è come .9. a .12. (cioè come è li ponti, over divisioni della parte .g i. (della ombra retta) a tutto il lato .i l. del quadrato, ilqual lato .i l. viene a esser tanto quanto le .12. divisioni, over ponti di tutta la ombra retto) e pero volendo trovar la quantita de .a f. (occulta) mediante la notitia de .e f. (elqual è supposto esser passa .256.) per la evidetia della vigesima del settimo di Euclide multiplico li detti passa .256. per 12. fa .3072. et questo .3072. partisco per .9. ne vien 341 (come ancora in principio fu fatto) et tanto diro che sia la partial altera .a f. et perche il residuo .f b. di tal altezza è eguale (per la trigesimaquarta del 1. di Euclide) alla linea .e c.(la quale è supposta esser passa .2.) giongo li detti passa .2. alli detti passa .341 faranno passa .343 tanto conchiudero che sia tutta la altezza .a b. si come ancora in principio fu fatto, che il primo proposito. Et perche si come é il lato .g i. al lato, over ypothumissa .g h. cosi é il lato .e f. al lato, over ypothumissa .e a. et perche il lato .g i. al lato, over ypothumissa .g h. (per la penultima del primo di Euclide (come .9. alla radice quadrata de .225. è .15 onde per trovar lo lato, overypothumissa .e a. (occulta) (per la evidentia della vigesima del settimo di Euclide) multiplico .15. fia la quantita di .e f. (laquale e supposta esser passa .256.) fa .3840. et questo .3840. partisco per .9. ne vien

G   ij