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Pagina:Iorga - Breve storia dei rumeni, 1911.djvu/107

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ultimi tempi di indipendenza 103


rimetter la sua gente fugata et smarrita, furono amazzati quattro giovani suoi più famigliari, et egli, scavalcato la terza volta di una lanciata che ’l ferì malamente nel volto, con l’essersi fiacati in bocca, nel cadere sopra la testa del cavallo, i denti davanti, fù vicino ad affogarsi nel fango della medesimo palude, dove restò morto il suo cavallo, et egli, dopo essere stato gran pezzo dibattendosi per quel fango, finalmente fù agiutato a rimontar sopra un’altro cavallo per sua gran ventura, da un spai che’l riconobbe a tempo. Che, se fosse stato conosciuto dai cristiani, non usciva dalle mani loro, o vivo, o morto. I gianizzeri da Damasco, archibusieri a cavallo, sono cadetti assieme con gli altri gianizzeri pedoni, et con disdotto loro capi, et col resto della fanteria. La cavalleria tutta fu bersagliata et sbarata ta, tre beglierbei sono restati morti, et un altro, che da Sinan era stato creato Visir della Porta, cadde ferito di archibuso nel petto, mortalmente, et sono morti più di cinque volte tanti sanzachi.


Ma i vincitori, troppo deboli, dovettero ritirarsi nelle montagne, e Sinan fortificò Bucarest e Tîrgovişte, dove postò i suoi giannizzeri per difender la nuova provincia del Sultano.

Soltanto nel settembre ripresero Valacchi, Transilvani ed anche Moldavi l’offesiva, sotto il comando