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Pagina:Iorga - Breve storia dei rumeni, 1911.djvu/49

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Stefano-il-Grande: suo regno e sue relazioni
colle potenze italiane.


i. Dopo la conquista di Chilia, che gli dava incontestata la dominazione sulle parti inferiori del Danubio, Stefano dovette resistere all’invasione del rè d’Ungheria, Rumeno lui stesso per la parte del padre, Mattia, che si chiamava Corvino per via del corvo, stemma valacco che la famiglia portava sulle sue armi, ed il quale voleva esser considerato dai rappresentanti del rinascimento italiano che scrivevano o lavoravano per lui (un Bonfinio, un Galeotto Marzio, un Filippino Lippi) come discendente autentico dei Corvini di Roma. Il potente rè vicino credette aver scoperto relazioni tra Stefano ed i Sassoni transilvani che si erano ribellati contro’l suo sistema fiscale, e, nelle ultime settimane dell’anno 1467, un esercito ungherese, condotto da Mattia stesso, varcava i monti. Città e villaggi furono rovinati fino a Baia, e Suceava stessa doveva esser aggredita. Un’attacco notturno del Moldavo decimò i nemici, ed il rè, ferito lui stesso, dovette prender in fretta la via verso i Carpati per non mai più