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dell’oggetto. Accanto al fazzoletto o anche alla «maramă» -velo, c’è un altro tessuto, destinato ad altro scopo: serve a ornare un’immagine sacra, o si lega con negligenza affettata all’angolo di un mobile. Altri pezzi di stoffa servono a coprire le sedie nelle case, dove ce ne sono. In una parola, il loro uso è molto vario, ma il carattere generale è sempre lo stesso, e non si differenzia dai tessuti di cui abbiamo parlato prima.

Invece, la decorazione delle borse che formano il bagaglio delle donne quando si recano in città è di un lavoro più solido, più compatto, sopra una trama assai più resistente. L’uso è stato rinnovato nelle grandi borse riccamente ornate del tempo nostro. La stessa foggia hanno le bisacce degli uomini, che del resto quando viaggiano portano al fianco la borsa, la merindeața (da merinde, provvista, dal latino merenda); e lo stesso dicasi dei grandi sacchi appesi alla sella, i doppi desagi, le traiste. Se le cinture non sono decorate, lo sono invece con delicatezza e con grazia le piccole strisce (bete e betelii) che se ne staccano nel costume femminile.